Arriva la nuova tac a Osimo, ma ancora da risolvere carenza di personale e poliambulatorio
Arriva una nuova tac a Osimo, strumento diagnostico di fondamentale importanza, il primo cittadino fa un sopralluogo e assiste allo smontaggio e istallazione della strumentazione
OSIMO – Una buona notizia che però lascia aperte ancora altre questioni. La tac rappresenta senza dubbio uno strumento importante, ma medici e poliambulatorio sono ancora da risolvere.
Sopralluogo di Pugnaloni e la nuova tac
Sopralluogo del sindaco Simone Pugnaloni all’ospedale cittadino Ss. Benvenuto e Rocco per assistere alle complesse operazioni di scarico e montaggio di una Tac provvisoria che hanno richiesto la momentanea chiusura di via Leopardi.
“La strumentazione sarà installata – spiega Pugnaloni – in una struttura esterna e per i prossimi 45 giorni consentirà la continuità del servizio, in attesa dello smontaggio della vecchia macchina e dell’arrivo di quella nuova definitiva una volta liberato il locale interno. Si tratta di una novità importante che dimostra la giusta scelta fatta dalla Regione nel 2018 di assegnare il nostro ospedale all’Inrca, con un Ss. Benvenuto e Rocco in gran parte rinnovato e rimesso a norma, penso ad esempio alla certificazione anti-incendio.
Per questo ringrazio il direttore uscente Gianni Genga, che prima di lasciare l’incarico annunciò l’arrivo della nuova Tac a Osimo”.
L’appello del sindaco: la cronica mancanza di personale, un problema da riisolvere
“Mi appello però alle istituzioni competenti – continua il sindaco – per chiarire due aspetti che rappresentano ancora delle criticità.
Il primo riguarda la carenza di personale, specialmente nel 118 e nel Pronto soccorso, con tanti medici mancanti rispetto alla pianta organica e troppi rifiuti da parte di nuovi giovani dottori.
E’ un problema purtroppo non solo qui a Osimo, ma ovunque, spero quindi che Regione e soprattutto lo Stato centrale trovino una soluzione per incentivare la formazione dei medici di emergenza e la loro integrazione in strutture sanitarie pubbliche.”
Il futuro dell’ospedale e la collocazione dle poliambulatorio
“L’altro aspetto è relativo al futuro del nostro Ss. Benvenuto e Rocco – sottolinea – Considerati gli investimenti fatti, e quelli in attesa e già stanziati da anni come l’ampliamento del pronto soccorso, mi appello nuovamente alla Regione e al Governatore Acquaroli affinché, una volta trasferiti i reparti al nuovo ospedale dell’Aspio, si valorizzi l’immobile di via Leopardi di proprietà pubblica, chiarendone la sua destinazione.
Ad esempio spostandoci il poliambulatorio anziché impegnare ingenti risorse in un capannone privato a San Biagio ancora allo stato grezzo. Lo richiederò al Governatore quando gli consegneremo la petizione avviata in merito il mese scorso”.