Associazione Cinema Concerto “Illegittima la prassi seguita dal Comune”
OSIMO – Piano ex cinema Concerto, illegittimo perché i passaggi burocratici non sono stati fatti secondo quanto dovuto, perché la prassi prevede altro e perché si sono bypassati alcuni passi. Queste sono le osservazioni contenute nel documento di una terentina di pagina che l’Associazione Nuovo Cinema Concerto ha pubblicizzato qualche sera fa in una conferenza a Osimo. In quella occasioe erano presenti Argentina Severini in qualità di presidente
dell’associazione, Sara Pirani nella doppia veste di consigliere comunale nelle fila del M5S e di socia dell’associazione, Sandro Cittadini, Puetro Renzulli, Franca Magnalardo, anch’essa in doppia presentazione di socia dell’associazione e rappresentante del partito della Lega Nord, David Monticelli del M5S, Nerina Bianchetti e la consigliera di minoranza Maria Grazia Mariani.
Le osservazioni sono state focalizzate sulla delibera 248 della giunta comunale di Osimo, sull’ adozione del piano di recupero e realizzazione dell’ auditorium presso l’ex cinema con connesso il polo bibliotecario. Secondo quanto esposto in sede di conferenza stampa da coloro che hanno dato vita all’associazione e all’incontro di venerdì scorso, molti sono i punti sui quali l’iter non è stato seguito come avrebbe dovuto. Prassi burocratiche appunto e danno portato sia all’erario che alla collettività osimana che fin da subito, è stato sottolineato dai rappresentanti dell’associazione, ha mostrato la propria contrarietà ad avallare un’operazione del genere.
La Severini e colleghi puntano il dito sulla incompetenza nella redazione progettazione degli atti amministrativi, illegittimità per carenza di procedimento amministrativo propedeutico all’assunzione dell’atto, su un procedimento amministrativo viziato. Sulla mancanza di parere della soprintendenza ai beni ambientali e architettonico della Marche e quindi illegittimità dell’atto. La documentazione presentata è stata divisa in capitoli, ognuno dei quali con ampia spiegazione dei punti controversi accompagnati da puntualizzazioni tecniche.
La documentazione così raccolta potrebbe essere un primo passo per ricorrere al Tribunale Amministrativo