Brillante operazione antidroga condotta dalla Compagnia Carabinieri di Osimo
OSIMO – Sono 4 le persone arrestate in flaranza di reato e risultate essere trafficanti della micidiale sostanza stupefacente “eroina pakistana” coltivata e prodotta in Pakistan, che operavano attivamente lungo la Riviera del Conero, nella Val Musone, nei comuni di Loreto, Castelfidardo e Osimo, ed estendendo i loschi affari, con un proprio “corriere di fiducia” italiano e abitante in Polverigi, nella zona di Agugliano e Polverigi, cercando di impiantare ed estendere lo smercio illegale dello stupefacente nella Vallesina.
Sono 4 le persone arrestate in flaranza di reato e risultate essere trafficanti della micidiale sostanza stupefacente “eroina pakistana” coltivata e prodotta in Pakistan, che operavano attivamente lungo la Riviera del Conero, nella Val Musone, nei comuni di Loreto, Castelfidardo e Osimo, ed estendendo i loschi affari, con un proprio “corriere di fiducia” italiano e abitante in Polverigi, nella zona di Agugliano e Polverigi, cercando di impiantare ed estendere lo smercio illegale dello stupefacente nella Vallesina. L’attività illegale degli spacciatori arrestati, che fruttava giornalmente 3.000,00 euro, è stata smatellata dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, che, nel corso di autonoma ed articolata attività investigativa, hanno definitivamente represso lo spaccio illegale di droga, a tutela dei giovani, nonché dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, concludendo una importante attività di Polizia Giudiziaria. L’importante attività d’indagine, che ha visto coinvolte le Procure di Ancona e Macerata, si è conclusa nella tarda serata di ieri, permettendo di perfezionare e ampliare la mirata attività info-investigativa per la prevenzione e repressione del traffico di sostanze psicotrope, riuscendo ad individuare gli spacciatori e i luoghi di smercio di consistenti quantità di eroina. Per la ricostruzione dell’attività illegale, sono stati necessari servizi di appostamento, osservazione, controllo e pedinamento, con il supporto e l’utilizzo di indagini tecniche particolari attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche con esperti informatici, che hanno completato la complessa indagine di P.G. iniziata dallo scorso mese di agosto e che ha permesso di delineare il traffico e lo spaccio giornaliero dell’eroina pachistana individuando minuziosamente la fitta rete di clientela di giovani ed adulti. L’operazione denominata “rivers drug”, in collaborazione, nella fase esecutiva, con i carabinieri delle Stazioni di Porto Recanati, Osimo, Filotrano e Castelfidardo. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, diretti e coordinati dal Capitano Raffaele Conforti – Comandante della Compagnia di Osimo e condotti dal Luogotenente Luciano Almiento – Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno operato impiegando complessivamente 25 militari suddivisi in tre gruppi, e, dopo aver circondato L’hotel HOUSE di Porto Recanati, “centrale” dello spaccio e lo snodo principale del traffico e commercio illegale regionale di stupefacenti provenienti dal Sud Italia e dall’estero, hanno fatto irruzione in 5 appartamenti bloccando gli occupanti e operando simultaneamente perquisizioni domiciliari. Uno di questi appartamenti, un vero e proprio laboratorio (frullatori, bilancini, carta stagnola e bustine in plastica) per il taglio ed il confezionamento dell’eroina. In flagranza di reato sono stati arrestati per: “detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso Ullah Saif, detto “Samir di nazionalità pakistana, residente a Porto Recanati, pregiudicato, capo dell’organizzazione, Reitano Roberto, nato ad Ancona, residente a Polverigi, commerciante, pregiudicato, referente e pusher per Osimo, Polverigi e Agugliano, Ataoui Radouane, nato in Tunisia, residente ad Ancona, coniugato, pregiudicato, pusher e vedetta dell’organizzazione e dell’Hotel House, Abbas Alì, anch’egli pakistano, domiciliato in Porto Recanati, pregiudicato, pusher e vedetta dell’organizzazione e dell’Hotel House. L’attività iniziata nel mese di agosto, dopo aver accertato un aumento esponenziale di eroina pakistana nei comuni di Numana e Sirolo, permetteva di acclarare come l’ organizzazione, attraverso la fitta rete di clientela telefonica e internet tramite una chat di un motore di ricerca turco, riusciva a smerciare al dettaglio un quantitativo mensile di 3 chili di eroina, per un guadagno illegale mensile di 90.000,00 euro circa. In quattro mesi erano riusciti ad “impolverare” di eroina la Riviera del Conero e Val Musone con 12 chili circa ed un profitto di all’incirca 400.000,00 euro. Dopo aver individuato e ricostruito i canali di rifornimento e spaccio nonché i soggetti coinvolti, i militari sono passati all’azione per reprimere definitivamente l’attività illegale e che poneva nuovamente in evidenza come oramai l’Hotel House avesse un ruolo preminente nelle attività illegali di traffico e spaccio di droghe ma soprattutto luogo di protezione, rifugio e di ritrovo di personaggi ambigui e punto di riferimento per ogni acquisto di stupefacente. L’operazione è iniziata nella mattinata di ieri, dapprima intercettando e procedendo al controllo in località Grotte di Loreto di Reitano Roberto e Ataoui Radouane che viaggiavano a bordo di una autovettura Citroen C3. I due sottoposti a perquisizione sono stati trovati in possesso di 2,6 grammi di eroina sottoposta a sequestro insime a 2 cellulari utilizzati per l’acquisto dello stupefacente. Contemporaneamente si procedeva al controllo e perquisizione di Abbas Alì riconosciuto quale venditore e spacciatore insieme a Samir, rinvenendo nelle loro abitazione dell’”Hotel House” 22,00 grammi di eroina e 2 di marijuana, nonché la somma contante di 1.231,00 euro provento di spaccio, oltra a12 telefoni cellulari, 2 PC portatili, 2 bilancini e altro materiale per il taglio, confezionamento e spaccio, tutto sottoposto a sequestro. Dalle intercettazioni telefoniche, emergeva come l’ingresso dell’Hotel House di Porto Recanati era divenuto una “piazza di spaccio” a cielo aperto. Inoltre si appurava che Reitano, già noto quale acquirente giornaliero unitamente al suo fedele amico Ataoui, nel solo mese di ottobre aveva ottenuto un quantitativo pari a 262,50 grammi, da spacciare nei comuni di Osimo, Polverigi e Agugliano estendendo il raggio d’azione nella Vallesina. Entrambi sono stati dichiarati in stato di arresto. Di quanto operato e dell’avvenuto arresto veniva data notizia al P.M. di turno, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Ancona Rosario Lioniello, che disponeva la traduzione dei due arrestati presso la casa circondariale di Ancona Montacuto. Gli arrestati hanno nominato come difensori di fiducia gli avvocati Marco Casciola per Reitano, Ataoui Radouane ha nominato l’avvocato Nicoletta Pelinga Ullah Saif e Abbas Alì, venivano dichiarati anch’essi in stato di arresto per spaccio e detenzione di sostanze stupefacente del tipo eroina e marijuana. Dell’avvenuto arresto veniva data notizia al P.M. di turno, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Macerata Cristina Polenzani , che ha disposto la traduzione dei due arrestati presso la casa circondariale di Camerino. Si sta ora procedendo alla identificazione della catena dei contatti telefonici e in internet dei fiancheggiatori e acquirenti locali al dettaglio, con una lista stilata in cui vi sono molti giovani e adulti insospettabili apparteneni a note famiglie di Castelfidardo e Osimo.