Camerano, Massimo Piergiacomi saluta i concittadini e traccia un bilancio della sua attività di sindaco
CAMERANO – Il commiato del primo cittadino Massimo Piergiacomi a fine mandato, riflessioni, esprienze, bilanci.
“Cari cameranesi,
sono ormai trascorsi 5 anni dal quel 16 maggio 2011, quando grazie alla scelta di oltre 2300 cittadine e cittadini vinsi, in maniera clamorosa, una bella competizione elettorale: nessun sindaco di Camerano aveva ottenuto tanti voti, questo anche per merito della bella squadra che scese in campo al mio fianco. Ringrazio ancora tutte le persone che mi diedero fiducia che diedero fiducia alla squadra che mi ha accompagnato in questa bella esperienza. Oggi è’ tempo di fare un’analisi di questi 5 anni, inizierò col farlo ora con queste poche righe, lo farò in maniera più completa, con la collaborazione dei miei assessori nei prossimi giorni.
E’ stata per me una bella esperienza che mi ha sicuramente arricchito e fatto
conoscere tante persone, allo stesso tempoè stata un’esperienza faticosa, che mi ha fatto sottrarre tanto tempo alla famiglia e a tutti gli miei altri interessi personali, ma se tornassi indietro la rifarei.
Dire che questi cinque anni sono stati per i comuni i più difficili dal dopo guerra, sia per i continui sacrifici che ci sono stati imposti dai vari governi nazionali, sia per la grave crisi economica che ha attraversato e sta ancora attraversando il nostro paese, è affermare una cosa che ormai purtroppo tutti conoscono. In questi cinque anni ho cercato di essere il sindaco di tutti i cameranesi, ricordo ancora bene quanto avevo detto subito dopo la mia elezione alle persone che più mi avevano sostenuto durante la campagna elettorale “se mi vorrete aiutare anche nei prossimi 5 anni, non chiedetemi mai nulla che miri a risolvere i vostri, se pur legittimi interessi personali, per me tutti i cittadini sono uguali, indipendentemente che mi abbiamo sostenuto o che abbiano fatto altre scelte, anzi…”. Questa è la prima cosa che posso rivendicare con orgoglio di aver rispettato…. e devo ringraziare per questo proprio le persone a me più vicine che mi hanno aiutato in questo, dimostrando correttezza, lealtà, generosità ed amicizia.
Quelli trascorsi sono stati anni nei quali il “clima politico cittadino” è stato molto teso, sia in consiglio comunale che fuori; forse in parte è dipeso anche dal mio carattere e dal mio modo di fare. Chi mi conosce sa bene che a me non piace girare attorno ai problemi, dire e non dire, prenderla alla larga o fare promesse. Preferisco essere diretto e dire il mio pensiero senza tanti fronzoli, anche quando la cosa da dire non è bella o può non far piacere all’interlocutore, ma non porto rancori ne risentimenti….Questo mio modo di fare non piace a molte persone, ed è stato più volte causa di tensioni ed incomprensioni. Approfitto per scusarmi con tutte le persone che si sono sentire colpite o ferite dalle mie parole.
Nel 2011 fui scelto come candidato sindaco a seguito dell’investitura popolare che ebbi attraverso le elezioni primarie. Sicuramente quella importante esperienza democratica, che portò al voto 923 cittadini, ha contribuito alla formazione di un clima politico teso che probabilmente si è protratto fino ad oggi e probabilmente influenzerà anche la prossima tornata elettorale. Purtroppo abbiamo avuto modo di constatare che non siamo del tutto maturi per utilizzare uno strumento importante di democrazia quale sono le elezioni primarie. Abbiamo visto quanto è successo in città più grandi della nostra ed anche a livello nazionale…. E’ capitato più volte vedere chi, non uscito vincitore da questa competizione preliminare, anziché sostenere il candidato che ha vinto, abbandonare la partita vera, se non addirittura mettere la maglia di un’altra squadra per tentare una nuova sfida. Mi auguro che miglioreremo. Sono un po’ preoccupato perché temo che il non saper competere lealmente nelle primarie, possa spingere questo strumento di partecipazione democratica, verso la soffitta, tornando a far decidere tutto a pochi nelle segrete stanze.
Altra cosa che desidero rivendicare è l’impegno profuso in questi anni e lo spirito di volontariato che ha contraddistinto questa mia esperienza: lo avevo promesso e credo di averlo mantenuto, praticamente non c’è stato un giorno che non sono stato in comune, ho deciso di non prendere l’aspettativa e ne le ore di permesso retribuito per non pesare sulle casse del comune, per cui la mia giornata lavorativa è stata costantemente di 13 ore, oltre le ore per le riunioni serali; mai un euro di rimborso neanche per la benzina consumata, mai un pranzo di lavoro a carico del comune.
Mi ero impegnato ad ascoltare la gente e l’ho fatto, al di la di quanto vanno affermando alcuni, secondo i quali, ascoltare equivale dire fare quello che uno ti chiede. La porta del mio ufficio è stata aperta a tutti e per i casi particolari, e ce ne sono stati, a tutte le ore.
Desidero ricordare gli altri punti che sono stati alla base della mia/nostra proposta politica, anzi i punti cardine di tutta la nostra azione politica: l’attenzione verso i più deboli, la solidarietà e la sobrietà come stile di vita quotidiano, stelle polari di tutta l’azione amministrativa, alle quali va aggiunta la trasparenza.
Si poteva fare di più e meglio in questi 5 anni? Probabilmente si. Ho commesso errori? Sicuramente si. Nonostante il difficile contesto di cose ne abbiamo fatte veramente tante, e le ripercorrerò in un apposita comunicazione. In questi anni di grande trasformazione sono accadute anche a Camerano cose importanti, sotto l’occhio vigile del Comune che è sempre intervenuto quando era necessario, alcune belle, altre molto meno, fanno parte di una società che si trasforma: dalla Cassa Rurale alla Banca di Filottrano, dalla vecchia Farmacia alla nuova Farmacia San Giovani, dall’apertura del Grotte Center alla chiusura della Gatto, all’inizio dei lavori del Nuovo Ospedale ecc…solo per citarne qualcuna. Camerano è, e resterà, un paese vivo, attivo ed in evoluzione, contrariamente a quanto vanno affermando quelli che sanno vedere solo e sempre nero, ricco sia da un punto di vista economico, che da un punto di vista delle iniziative delle associazioni, della solidarietà e delle relazioni sociali: un paese che sa trasformarsi.
Nel 2006, quando rientrai in politica mi battei per un forte rinnovamento e ricambio degli amministratori, non perché chi c’era stato prima avesse fatto male. Nel 2011 in una cartolina che avevo inviato alle famiglie di Camerano avevo scritto “Credo in un a politica vissuta come servizio, come la più alta forma di carità, che sa favorire la partecipazione e rinnovarsi, aprirsi alla gente ed incoraggiare il ricambio della classe dirigente…..” Sono fermamente convinto che il ricambio della classe dirigente sia un valore positivo ed una ricchezza per il paese e credo che una forza politica, una coalizione, che ha l’ambizione di continuare a governare il paese, deve saper fare questo.
In questa quadro ho scelto di fare un passo indietro, dopo 10 anni di impegno nell’amministrazione del nostro paese (5 da vice sindaco e 5 da sindaco), nessun attaccamento alla poltrona: con questa scelta favorirò il ricambio sia in giunta che in consiglio, entrerà gente nuova, mi auguro persone giovani, capaci, che cresceranno ed un giorno spero, possano essere chiamati alla guida del paese. Il cambiamento non si enuncia, lo si fa nelle scelte quotidiane.
Abbiamo deciso di proporre ai cameranesi come candidato sindaco della coalizione di centro sinistra Annalisa Del Bello che è oggi al mio fianco con il ruolo di Vice sindaco e l’importante delega di assessore al bilancio, al personale oltre che alla Polizia Locale ed alla Protezione Civile. Non sono state necessarie le primarie, in quanto c’è stata convergenza totale sul suo nome.
Una persona, preparata, con la giusta esperienza per guidare il comune, che vive la politica come servizio, con la quale ho piena condivisioni di valori e di principi, anche lei viene da una importante esperienza dell’associazionismo (Agesci). Saprà continuare, migliorare e declinare al futuro, le belle esperienze di governo del Centro Sinistra a Camerano. Se verrà eletta, sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di sindaco nel nostro paese. La sua vittoria sarà anche la mia vittoria.
Continuerò a fare il mio dovere con dedizione fino al 6 giugno, giorno in cui spero di poter lasciare ad Annalisa la fascia tricolore di Sindaco. Le starò vicino e cercherò di aiutarla in questi 50 giorni che ci separano dalle elezioni, come lei lo è stata in questi cinque anni con me, sempre disponibile e pronta ad aiutarmi e consigliarmi. Un caro saluto”
Massimo Piergiacomi
Sindaco di Camerano