“Caso antenne: incoerenza civica e falsità!”
La coalizione delle liste a sostegno di Michela Glorio sindaco invia un comunicato sottolineando la realtà sulla questione antenne a Osimo
OSIMO – Quello che scrivono alcune liste civiche (ormai partitiche) sulle antenne a Osimo è completamente privo di fondamento.
Ma in campagna elettorale c’è chi preferisce alimentare le paure per ottenere consenso, e chi, invece, sente il dovere di informare i cittadini in maniera trasparente.
Di antenne di telefonia mobile ne sono state installate – e tante a Osimo – anche con le Amministrazioni precedenti alla nostra. Le hanno bloccate? Ovviamente no.
Perché?
La normativa che regola il settore
C’è una normativa statale che limita fortemente la competenza dei Comuni: le reti di telefonia mobile sono, infatti, considerate dallo Stato delle infrastrutture strategiche.
A livello normativo, il punto di riferimento è la Legge n.36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
Questa legge NON indica NEANCHE delle distanze minime da mantenere, ma, piuttosto, pone degli obiettivi di qualità per minimizzare i valori di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici
Peccato che il recente DDL Concorrenza del Governo Meloni abbia aumentato questi valori di esposizione: in questo modo è molto più facile per le compagnie telefoniche rientrare nei parametri.
I Comuni possono dotarsi di un piano antenne e infatti anche Osimo ne ha uno, voluto dall’amministrazione Pugnaloni, che serve a individuare i luoghi pubblici più idonei a far installare eventuali nuove antenne (lontano ad es. dai luoghi sensibili), incentivare il co-siting (condivisione di uno stesso impianto per più antenne), monitorare costantemente i valori elettromagnetici emessi.
Ma per le suddette leggi di competenza statale, se una compagnia telefonica vuole installare una nuova antenna può addirittura affittare un’area da un privato e presentare una semplice richiesta di autorizzazione in Comune: basta che dimostri di rispettare i limiti di emissione (che come detto sono stati recentemente aumentati dal Governo Meloni). Non sono previsti neanche vincoli paesaggistici.
Le liste civiche ormai partitiche parlano tanto di filiera “governo-regione-comune”, ma poi sulle antenne ad Osimo PROMETTONO l’opposto di ciò che ha gia’ deciso il governo a Roma.