Caso Guzzini, 2 milioni di euro da pagare per Offagna. Gatto “Mi dimetto se non accolta la sospensiva”
OFFAGNA – Una prima sentenza di assoluzione di tutti gli imputati cui avevano fatto seguito due altre sentenze di condanna in Appello e Cassazione, oggi la sentenza per il Comune di Offagna prevede il pagamento di 2 milioni e 200 mila euro per la responsabilità nella morte del piccolo Amos Guzzini. Il drammatico fatto risale al 1997, Amos giocava con altri amici su una strada privata ad uso pubblico nella quale si insidiava il pericolo di un dirupo che i residenti avevano segnalato come molto pericoloso ma mai messo in sicurezza o circoscritto dall’amministrazione. Proprio quel dirupo è stato fatale per il bambino che ne è stato inghiottito. Una storia tragica che ha visto coinvolti e individuati come responsabili, l’ex primo cittadino di Offagna Giancarlo Santilli, il responsabile dell’ufficio tecnico di allora Massimo Favilli, il proprietario della lottizzazione Sandro Vignoni e nei limiti del massimale garantito la assicurazione Fondiaria
Una prima sentenza di assoluzione di tutti gli imputati cui avevano fatto seguito due altre sentenze di condanna in Appello e Cassazione, oggi la sentenza per il Comune di Offagna prevede il pagamento di 2 milioni e 200 mila euro per la responsabilità nella morte del piccolo Amos Guzzini. Il drammatico fatto risale al 1997, Amos giocava con altri amici su una strada privata ad uso pubblico nella quale si insidiava il pericolo di un dirupo che i residenti avevano segnalato come molto pericoloso ma mai messo in sicurezza o circoscritto dall’amministrazione. Proprio quel dirupo è stato fatale per il bambino che ne è stato inghiottito. Una storia tragica che ha visto coinvolti e individuati come responsabili, l’ex primo cittadino di Offagna Giancarlo Santilli, il responsabile dell’ufficio tecnico di allora Massimo Favilli, il proprietario della lottizzazione Sandro Vignoni e nei limiti del massimale garantito la assicurazione Fondiaria Sai. Oggi sentenza di condanna in sede civile del giudice Maria Teresa Omenetti del Tribunale di Ancona ha individuato le responsabilità e l’entità del danno. Una cifra che ovviamente non basterà a colmare il dolore della famiglia Guzzini e nemmeno a ridare vita al piccolo Amos ma che comunque rappresenta un riconoscimento di responsabilità. Amareggiato e assai colpito sia dalla vicenda che dalla richiesta di risarcimento il sindaco Stefano Gatto “E’ doloroso ricordare quella vicenda, perché si tratta di una vita. È doloroso per il Comune pensare di pagare una cifra simile”. Tanto che non nasconde l’intenzione di dare le dimissioni da primo cittadino qualora non venisse accolta la sospensiva in procinto di essere presentata. “il bilancio del nostro comune è di 1 milione e 400 mila euro, non possiamo affrontare un risarcimento simile. Se entro fine ottobre non arriva l’accoglimento della sospensiva mi dimetto”.