Chiusa la prima esposizione artistica a Osimo Stazione. Un successo di partecipazione e pubblico
OSIMO – Buon esordio per l’esposizione di quadri, sculture e foto a Osimo Stazione nei giorni scorsi. All’interno della tradizionale Sagra della Bruschetta si è voluto fare questo esperimento. Sandra Filipponi, ideatrice dell’iniziativa, si dice ora soddisfatta, la proposta è stata apprezzata e l’esposizione visitata ha prodotto un amarcord che ha emozionato più di un osimano. Nelle foto si sono ritrovati parenti e amici, ma soprattutto la Osimo del secolo scorso, quella ancor prima che sviluppo urbanistico e aumento della popolazione ne facesse il nucleo di oggi.
L’esperimento potrebbe essere ripetuto anche il prossimo anno. Gli artisti locali hanno risposto con entusiasmo vedendo nel progetto un modo per essere vicini ai propri concittadini portando qualcosa di sé, le loro opere, ma anche un utile strumento di diffusione dell’arte all’interno di una manifestazione soprattutto ludica e gastronomica. E la grande sfida, vinta con successo, della Filipponi, è stata proprio questa, mettere una accanto all’altra due proposte, entrambe importanti, arte e cibo, nutrimento del fisico e del cuore e mente.
I battenti di sagra e esposizione si sono chiusi, rimane la consapevolezza che ad Osimo Stazione si può “osare”, che la frazione risponde bene agli stimoli e alle proposte. E su questa strada si potrà proseguire nel futuro.
Nella foto di gruppo da sinistra:Giovanni Torcianti (pittore), Daniele Baldoni (scultore), Patrizia Paoletti (poetessa), Alba Baleani (pittrice), Enzo Lucesoli (giornalino storico di Osimo stazione/Abbadia), Sandra Filipponi (organizzatrice), Sauro Dolcini (allestitore foto), Armando Polenta che ha concesso molte delle foto esposte, Cetrini Gianfranco (pittore).
OSIMO – Buon esordio per l’esposizione di quadri, sculture e foto a Osimo Stazione nei giorni scorsi. All’interno della tradizionale Sagra della Bruschetta si è voluto fare questo esperimento. Sandra Filipponi, ideatrice dell’iniziativa, si dice ora soddisfatta, la proposta è stata apprezzata e l’esposizione visitata ha prodotto un amarcord che ha emozionato più di un osimano. Nelle foto si sono ritrovati parenti e amici, ma soprattutto la Osimo del secolo scorso, quella ancor prima che sviluppo urbanistico e aumento della popolazione ne facesse il nucleo di oggi.
L’esperimento potrebbe essere ripetuto anche il prossimo anno. Gli artisti locali hanno risposto con entusiasmo vedendo nel progetto un modo per essere vicini ai propri concittadini portando qualcosa di sé, le loro opere, ma anche un utile strumento di diffusione dell’arte all’interno di una manifestazione soprattutto ludica e gastronomica. E la grande sfida, vinta con successo, della Filipponi, è stata proprio questa, mettere una accanto all’altra due proposte, entrambe importanti, arte e cibo, nutrimento del fisico e del cuore e mente.
I battenti di sagra e esposizione si sono chiusi, rimane la consapevolezza che ad Osimo Stazione si può “osare”, che la frazione risponde bene agli stimoli e alle proposte. E su questa strada si potrà proseguire nel futuro.
Nella foto di gruppo da sinistra:Giovanni Torcianti (pittore), Daniele Baldoni (scultore), Patrizia Paoletti (poetessa), Alba Baleani (pittrice), Enzo Lucesoli (giornalino storico di Osimo stazione/Abbadia), Sandra Filipponi (organizzatrice), Sauro Dolcini (allestitore foto), Armando Polenta che ha concesso molte delle foto esposte, Cetrini Gianfranco (pittore).