“Ciao Massimo, una ferita mai guarita e l’arteria ti sono state fatali”. Commozione in città per la scomparsa dell’uomo apprezzato e conosciutissimo
OSIMO – E’ giorno di lutto alla Società Operaia e non solo.
Di quei lutt8i che fanno piangere lacrime copiose e stringono lo stomaco.
Di quelle perdite che la città sente veramente, profondamente. Massimo Pirani avrebbe compiuto 69 anni tra qualche giorno, ieri però una antica ferita, lo scoppio di un’arteria gli sono stati fatali e a nulla è valso l’arrivo del fratello Roberto.
Una giornata come tante altre quella di Massimo ieri, il lavoro alla Pasticceria Tre P, il pranzo alla Società Operaia di cui era anche membro del direttivo, quattro chiacchiere e risate, come era solito fare lui, e poi l’arrivederci agli amici.
Sarebbe andato a riposare un poco nel pomeriggio, erano le 13. 30 circa.
Ma Massimo arriva a casa e sente che qualcosa non va, una vecchia ferita, mai guarita nonostante le continue cure, non ha retto, chissà perché e chissà come.
L’arteria cede e si rompe, si rompe malamente.
Sono minuti di sgomento per lo stesso Massimo che chiama subito al telefono il fratello Roberto “Non sto bene, puoi venire?”.
Toppo tardi.
Quando Roberto arriva è troppo tardi, ma, dicono i sanitari subito chiamati sul posto, anche se si fosse intervenutioancora prima, subito, non ci sarebbe stato nulla da fare.
Se ne va cos’ un altro pezzo di storia di Osimo, Massimo Pirani era conosciuto, anzi conosciutissimo.
Sui social la notizia si è diffusa velocemente e tanti sono stati gli attestati di affetto verso quest’uomo.
Uno in particolare, un amico di vecchia data, ne ha messo in rilievo con poche parole le caratteristiche rendevano Massimo tanto amato dalla gente “Leale e generoso”.
Ecco così era Massimo, leale, diceva quel che pensava e se anche non ti trovassi d’accordo con lui se anche avessi avuto idee diverse discuteva, si confrontava per finire poi la discussione con un bicchiere di vino.
Tutto come prima, prima di tutto l’amicizia.
E generoso, dal cuore grande, di quelle persone specchiate, sai chi hai davanti perché non si nascondeva Massimo.
Il post del sindaco Simone Pugnaloni sul suo canale social ha condensato il dispiacere personale e dell’intera comunità osimana.
“Ciao Massimo, cosa hai combinato?” inizia sgomento uno dei tanti post, uno dei tanti affettuosi ricordi sui social.
Cosa ha combinato Massimo? E’ andato a raggiungere la moglie Gianna, scomparsa quattro anni fa, ma non si è ricordato in quel momento di lasciare su questa terra tanti amici, la sua famiglia, tante persone che lo amavano e continueranno ad amarlo.
Non si è ricordato di salutare.
Massimo Pirani lascia i figli Michele, anche lui impegnato nella paticceria di famiglia, e Silvia e tre nipoti.
I funerali domani alle 16 alla basilica di san Giuseppe da Copertino.