CNA Osimo “opere pubbliche, non stravolgere il passato per costruire il futuro”
OSIMO – La CNA di Osimo ha riunito il suo direttivo per discutere delle proposte della nuova amministrazione per le opere pubbliche: perplessita’ sul nuovo tracciato della strada di bordo. Il comune di Osimo ha intrapreso un percorso partecipativo con le parti sociali per discutere di tassazione locale e opere pubbliche. La presidenza CNA ha esaminato con attenzione i risultati emersi dal tavolo di concertazione promosso dall’amministrazione Pugnaloni in tema di opere pubbliche. Un tavolo che ha fatto emergere una discussione interessante e utile al futuro della città, sicuramente positiva che vede finalmente un coinvolgimento delle parti sociali.
La CNA di Osimo ha riunito il suo direttivo per discutere delle proposte della nuova amministrazione per le opere pubbliche: perplessita’ sul nuovo tracciato della strada di bordo. Il comune di Osimo ha intrapreso un percorso partecipativo con le parti sociali per discutere di tassazione locale e opere pubbliche. La presidenza CNA ha esaminato con attenzione i risultati emersi dal tavolo di concertazione promosso dall’amministrazione Pugnaloni in tema di opere pubbliche. Un tavolo che ha fatto emergere una discussione interessante e utile al futuro della città, sicuramente positiva che vede finalmente un coinvolgimento delle parti sociali. La CNA di Osimo ha incentrato la sua discussione sulle proposte avanzate per il nuovo tracciato della strada di bordo ritenuto troppo complesso e articolo, non privo di incognite e soprattutto non risolutivo nel breve periodo. In particolare le perplessità riguardano: i tempi di realizzazione e la complessità dell’opera. E’ evidente, infatti, che il nuovo tracciato alternativo prevede tempi di realizzazione non brevi tenendo conto della necessità del bando per la messa a gara dei lavori, la presentazione delle offerte, l’esecuzione della VIA, la realizzazione e il collaudo dell’opera, etc; i fondi. Secondo il sindaco i fondi utilizzabili sarebbero pubblici (Ministero e ANAS), ma al momento attuale non abbiamo nessun atto o documento che testimoni la disponibilità e la volontà di impiegare questi fondi nel nostro comune; la necessità di capire che fine farà il vecchio tracciato. Questo a giudizio della CNA è uno dei punti più critici. Infatti la strada di bordo è legata ad un piano regolatore che ne ha stabilito la costruzione attraverso gli oneri di urbanizzazione. E’ vero che alcuni proprietari vogliono cambiare destinazione d’uso (riportando la terra ad agricola), ma ci sono proprietari che vogliono mantenere l’edificabilità. Impensabile costruire queste nuove abitazioni senza una strada che permetta di collegare agevolmente i nuovi quartieri al resto del tessuto urbano. Per tale ragione riteniamo che la strada di bordo rimarrà. “La nostra associazione ritiene necessario, in questo momento, una soluzione di potenziamento della viabilità alternativa: potenziare via Jesina – dichiara Luigi Giambartolomei, presidente CNA di Osimo – Questo permetterebbe nel breve periodo di evitare di attraversare la città, con benefici in termini di inquinamento. Inoltre si sottolinea che il vecchio tracciato della strada di bordo presenta tratti oggi realizzati ed altri che potrebbero essere realizzati con un investimento pubblico relativamente costoso e che potrebbe essere molto utile alla collettività. In particolare ci riferiamo al tratto che dalla Sbrozzola si conclude alla rotatoria che potrebbe essere congiunto facilmente alla SP361 permettendo finalmente di concludere quel tratto di strada in maniera “civile”. In conclusione non siamo chiusi a proposte o nuove soluzione – conclude Giambartolomei – ma vogliamo comprendere e capire meglio la fattibilità di queste proposte in termini economici e pratici. Per tale ragione auspichiamo un ulteriore tavolo di lavoro, magari interno alla nuova consulta economica.”