Conclusi gli incontri della Polizia di Stato alla Caio Giulio Cesare, ragazzi più informati e consapevoli
OSIMO – Questa mattina, al Palabaldinelli, il Palazzetto dello Sport che si affaccia sulla omonima Piazza, il Commissario Capo Agnese Marinelli del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ha concluso il ciclo di incontri sulla legalità con gli studenti della Scuola Media Caio Giulio Cesare di Osimo. Sono incontri concordati con il Dirigente Scolastico Dott. Fabio Radicioni, ma fortemente voluti dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa, perché i ragazzi hanno bisogno di comprendere i valori fondamentali per vivere in una società civile, hanno bisogno di sviluppare il senso delle regole, della giustizia, della coscienza civica.
Oltre una trentina di studenti, che per vari motivi sono rimasti a casa, hanno potuto comunque partecipare all’evento tramite le piattaforme utilizzate per la didattica a distanza.
Il Commissario Marinelli ha toccato tematiche tipiche del mondo degli adolescenti: il bullismo e il cyberbullismo, ma ha anche parlato di baby gang, di quel fenomeno attualissimo, che riguarda anche il nostro territorio, e che vede decine e decine di giovani, per la maggior parte minorenni, anche senza alcun rapporto di particolare amicizia tra loro, ritrovarsi, tramite accordi sui social, in una o in un’altra città dove spesso di rendono autori di reati, quali danneggiamenti di cose pubbliche, minacce, disturbo al riposo e alla quiete delle e persone.
Ma è l’argomento “bullismo e cyberbullismo” che ha particolarmente coinvolto i giovani studenti delle classi seconde della Scuola Media Caio Giulio Cesare che hanno chiesto alla relatrice consigli su come difendersi dal bullo, cosa fare per poter contrastare il suo comportamento, a chi rivolgersi per poter essere aiutati o per aiutare un amico in difficoltà, vittima delle prepotenze e delle oppressioni del bullo.
L’incontro, molto apprezzato dai ragazzi, si è concluso con la raccomandazione di scegliere di stare sempre dalla parte della legalità e di dissociarsi e contrastare ogni forma di prepotenza e prevaricazione tra coetanei, segnandole ad una adulto che valuterà di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.