Decreto Salvini, Arrigoni (Lega): dal Sindaco Ricci solo bufale, per lui i pesaresi dovrebbero continuare a foraggiare il business dell’accoglienza
Pesaro – “Sul tema degli Sprar e dei richiedenti asilo si concentra in questo periodo tutta l’attenzione di politici e amministratori comunali di sinistra in crisi di consenso. Non stupisce che il Sindaco Ricci di Pesaro sia fra questi, ma è necessario smontare le bufale che sta facendo circolare con le sue dichiarazioni che hanno lo scopo di creare allarmismo e cercare di difendere una pessima gestione dell’accoglienza. Basti pensare che l’ultimo bando della Prefettura prevedeva una spesa di 14 milioni di euro per il mantenimento di circa
1500 presunti profughi nel solo territorio pesarese!”
Così il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega Marche, commenta le parole del Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, riprese dagli organi di stampa e prontamente smentite anche dal Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia di Pesaro.
“Ciò che Ricci ha affermato è vergognosamente falso: in primo luogo perché il Decreto Salvini non è retroattivo e le eventuali uscite dal sistema di accoglienza di soggetti con protezione umanitaria avvengono, così come in passato, alla consegna del permesso di soggiorno con il quale l’immigrato può avviare il proprio percorso lavorativo; in secondo luogo perché se è vero che finalmente negli SPRAR non entreranno più i soggetti beneficiati dalla protezione umanitaria, chi già si trova negli SPRAR potrà rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa!”
“Ma le 41 persone di cui parla Ricci non sono mai state accolte negli SPRAR, erano inserite nei CAS! Se sono state ‘cacciate’ da questi centri di accoglienza straordinaria è perché la loro domanda di protezione internazionale è stata prima respinta dalla Commissione Territoriale e poi anche dal tribunale presso il quale gli stessi richiedenti asilo avevano presentato ricorso, e tutto ciò come prevedeva la normativa già con il Governo Renzi. Nel frattempo questi 41 sedicenti profughi hanno goduto per due anni dei benefici del sistema di accoglienza!”
“Dobbiamo quindi chiederci – continua Arrigoni – se Ricci intenda trasformare Pesaro in un porto franco per la clandestinità e se intenda farlo gravandone i costi sulla collettività, come ha dichiarato imputandoli però impropriamente al Decreto Sicurezza”.
“Il Decreto Salvini prevede un miglioramento degli SPRAR che potranno garantire un’accoglienza ancora più efficace per i veri rifugiati, mentre i richiedenti asilo, solo da oggi, saranno indirizzati nei CAS. Questo è possibile grazie all’azione del Ministro Salvini per la quale quest’anno in Italia sono arrivate solamente 21mila persone e la maggior parte di queste nei primi mesi del 2018, quando era ancora insediato il Governo Gentiloni”, prosegue il Senatore. “Sono numeri che permetteranno al nostro Paese di tornare alla normalità e di poter governare l’immigrazione dopo le politiche scellerate del PD che, soltanto dal 2013 al 2017, ci hanno lasciato in dote la presenza di almeno 700mila sedicenti profughi mantenuti dagli italiani senza distinzione tra chi è clandestino e quei pochi che avevano davvero diritto”.
“È del tutto evidente che il Sindaco Ricci non parla a nome dei suoi cittadini ma per conto di quelle cooperative che hanno speculato per anni sul business dell’accoglienza e che ora si sentono, giustamente, minacciati nei propri affari”, conclude Arrigoni. “La Lega denuncia da sempre l’insostenibilità di quel sistema ed il prossimo anno, con le elezioni comunali, i cittadini di Pesaro hanno finalmente l’occasione di sancirne la fine mandando Ricci a casa!”