Depuratore di Villa Poticcio, il Pd chiede un confronto sovracomunale
CASTELFIDARDO – All’inizio del 2017 è tornato alla ribalta il tema del completamento dell’impianto di depurazione sito in zona Villa Poticcio Castelfidardo a servizio dei comuni di tutta la Val Musone. L’interesse torna ad accendersi su questo tema per effetto delle attività messe in atto dalla società Acquambiente Marche srl per procedere con l’ampliamento dell’impianto e portarlo dall’attuale capacità di circa 67000 abitanti equivalenti a quasi 100000.
Allo stato delle cose e a seguito di una seduta della commissione urbanistica, la posizione del gruppo consiliare PD-Bene in Comune
è espressa dalle seguenti considerazioni:
Il completamento del servizio di depurazione per l’intero comparto della val Musone non è ulteriormente procrastinabile.
Non si può continuare a lamentare il puntuale presentarsi del divieto di balneazione all’inizio della stagione estiva e d’altro canto continuare a scaricare acque non depurate nei corsi d’acqua a pochi chilometri dalla costa, creando un abbassamento della qualità della vita per i residenti e notevoli danni economici per il settore turistico.
La proposta di Acquambiente mostra da un lato aspetti positivi relativi alla possibilità di sfruttare opere accessorie già presenti nel sito, ma non mancano i lati negativi relativi allo spreco di suolo agricolo, alla deturpazione di un’area riconosciuta di interesse storico da una legge regionale per essere stata teatro della battaglia di Castelfidardo, alla vicinanza ad una zona riconosciuta a rischio idrogeologico, all’aumento dell’impatto ambientale (emissioni odorifere in atmosfera) sugli abitanti del quartiere Acquaviva.
La proposta di Acquambiente prende le mosse da un accordo preso nell’anno 2005 dalle amministrazioni di allora in sede di ATO. È innegabile che lo scenario, anche in termini di conoscenza e sensibilità alle questioni paesaggistico-ambientali, sia notevolmente mutato nell’arco dei 12 anni trascorsi. Riteniamo che la questione sia stata sottovalutata nel corso di tutti questi anni.
Sarebbe stato doveroso per l’Amministrazione di Castelfidardo, in quanto Comune sede dell’impianto, tenere alta l’attenzione in sede sovracomunale perché il progetto venisse ulteriormente dettagliato e, magari, modificato nelle parti più critiche addivenendo ad una soluzione condivisa e sostenibile per tutti. Ma ciò non è stato fatto.
Crediamo che la questione vada riproposta in sede politica creando un tavolo di discussione con gli altri Sindaci interessati al fine di trovare la soluzione migliore per tutti, senza fossilizzarsi su una sola possibilità che certamente rappresenta una soluzione, ma che altrettanto certamente non può e non deve essere l’unica.
da Gruppo Consigliare
Pd Castelfidardo