Domenica 23 aprile, terza puntata del consiglio sul bilancio. Pellegrini “Una imboscata delle Civiche a danno degli osimani”
OSIMO – E domenica 23 aprile si rivà in consiglio, per la terza volta, con all’ordine del giorno il bilancio comunale. Ancora? Si chiederanno alcuni. Sì ancora, questa volta il sindaco Simone Pugnaloni insieme ai suoi collaboratori della maggioranza ha rimandato a un ulteriore appuntamento quanto già votato e collegialmente qualche giorno fa, quando il bilancio era stato effettivamente approvato. Cosa è successo allora se tutto è andato come doveva? “La questione vera – spiega il vice sindaco Mauro Pellegrini in un incontro con la stampa – è forse un vizio”.
Vizio nella comunicazione, insomma la maggioranza vuole a tutti i costi rendere quanto mai trasparente e condiviso questo benedetto momento della votazione del bilancio, sgomberare il campo da qualsiasi punto che non sia chiarissimo e comprensibile. Discusssione che finora ha visto preso a scusante un “un tranello delle Liste Civiche” come lo ha definito lo stesso Pellegrini, il momento più importante della vita del Comune. Un tranello perché, ha sottolineato ancora il vice “la questione votazione del bilancio è stata presa dalle Civiche come momento per tentare di mandare a casa questa amministrazione ma non sul piano politico, come sarebbe stato giusto e corretto fare in un confronto leale, ma su quello giudiziale”.
Vediamo dunque i passi che hanno portato a riconvocare per domenica 23 aprile il momento della discussione dell’importante strumento di programmazione economica del Comune. Sono note le motivazioni che hanno portato l’opposizione delle Liste Civiche a opporre una “presunta” mancata informazione dei consiglieri circa la convocazione del consiglio. “Una tempesta di virus informatici si è abbattuta sul pc del consigliere Latini, ma stranamente solo sulle mail… – ha affermato ancora Pellegrini – e strane cose succedono al pc del conigliere Antonelli che afferma di aver trovato la mail di convocazione del consiglio aperta e dunque letta ma senza che egli stesso l’avesse mai aperta. Per non parlare del consigliere Araco, tra l’altro avvisato telefonicamente che nel giro di poche ore ha fornito due versioni differenti. In realtà anche il messo comunale si è mosso per mettere doverosamente e come la procedura prevede, gli avvisi nelle cassette dei consiglieri qualora questi non diano conferma della lettura della mail o tramite telefono. Un giro di abitazioni a vuoto visto che nessuno dei consiglieri era in casa…”. Fatti assai strani, a detta della maggioranza, che sanno di poca correttezza da parte dei consiglieri di minoranza e che soprattutto “sanno di poca onestà e rispetto per glu osimani e per i soldi che ogni volta vanno a essere spesi nella convocazione dell’assise”
I punto nodale della questione sta proprio in quel guiro che il messo ha compiuto. Il messo ha effettivamente posto all’interno della sì cassetta dei consiglieri l’avviso, ma senza apporre allo stesso tempo fuori della cassetta la segnalazione. Certo il foglietto è stato trovato dai consiglieri all’interno della cassetta delle posta ma la mancanza dell’apposizione esterna ha consigliato la maggioranza a riconvocare, per eccesso di zelo, fa capire il vice sindaco, la terza puntata di un consiglio – bilancio che tutti si augurano trovi una felice e soddisfacente conclusione nella giornata del 23.