Dramma a Numana: uccide ex moglie e il piccolo figlio e si spara alla tempia
NUMANA – Luci natalizie spente e lutto cittadino. Numana si stringe attonita attorno al dramma che l’ha colpita questa mattina, Daniele Antognoni ha sparato all’intera famiglia sterminandola. L’ultimo colpo in canna l’ha lasciato per sé, un colpo alla tempia. Vittime della tragedia nella tarda mattina di oggi l’ex moglie
Luci natalizie spente e lutto cittadino. Numana si stringe attonita attorno al dramma che l’ha colpita questa mattina, Daniele Antognoni ha sparato all’intera famiglia sterminandola. L’ultimo colpo in canna l’ha lasciato per sé, un colpo alla tempia. Vittime della tragedia nella tarda mattina di oggi l’ex moglie Paula Andreia Corduneanu di origini romene, 35 anni, il piccolo Cristian di cinque anni e Daniele, 38 anni, suicida dopo aver colpito a morte.Questa mattina i carabinieri di Osimo hanno ricevuto una telefonata, erano le 11. 15 e Paula chiedeva aiuto. L’ex marito Daniele le aveva preannunciato una visita inattesa, non sarebbe andato via dalla ex casa coniugale senza prima aver visto il figlio. Il tono o l’inconsueta richiesta avevano messo in allarme la donna che subito si era rivolta ai ca rabinieri ricevendo da questi la raccomandazione di non aprire a nessuno fino al loro arrivo. Un arrivo tempestivo, dopo appena una decina di minuti i militari raggiungevano l’appartamento di via Urbino, dove si era già consumata la tragedia. L’uomo, appassionato di armi e frequentatore del poligono di tiro, aveva probabilmente convinto la ex moglie ad aprire. Nessuna discussione né colluttazione, gli inquirenti spinta la porta dell’appartamento appena socchiusa si sono trovati davanti i tre cadaveri. Paula accanto all’uscio, segno evidente che l’omicida ha fatto fuoco nello stesso momento in cui la donna ha aperto. Accanto il corpicino del piccolo Cristian. Poco più in là Antognoni, si era sparato un colpo alla tempia dopo aver ucciso ex moglie e figlio. La donna ancora respirava all’arrivo dei soccorritori, ambulanze e elisoccorso, ma nulla c’è stato da fare, è deceduta poco dopo. I due erano separati da poco e l’ipotesi che avanza è che Antognoni non avesse accettato la separazione soprattutto dal figlio, al quale sembra fosse molto legato. La tragedia si è consumata con lucidità verosimilmente, e non scaturita da una lite. Antognoni ultimamente svolgeva un lavoro temporaneo, dopo aver gestito il negozio di abbigliamento su via Litoranea, insieme alla moglie. Era poi rimasta Paula a occuparsene. Un esperimento lavorativo arrivato dopo la perdita del lavoro di Daniele causato dalla chiusura della ditta. Era stato l’amministrazione guidata da Marzio Carletti, ex sindaco di Numana, a occuparsi delle pratiche per l’apertura dell’attività commerciale. “Mi disse che la ditta dove lavorava aveva chiuso – ricorda Carletti – e ora intendeva aprire, come poi ha fatto, un negozio di abbigliamento. Evidentemente il disagio per la perdita del primo lavoro unito a una separazione che ancora non accettava hanno scatenato una situazione di squilibrio poi sfociata nella tragedia di oggi”. Le voci sulla serenità di Daniele sono discordanti. Alcuni affermano che negli ultimi tempi era evidente un suo stato di disagio, altri invece parlano di un fulmine a ciel sereno e che mai e poi mai ci si sarebbe aspettato da lui un gesto simile. Numana, sorridente sul mare ha scoperto di essere vulnerabile, i suoi cittadini disorientati e increduli.