Etichetta e codice sul sacco rifiuti, a Camerano i cittadini non ci stanno e chiedono una pubblica assemblea
CAMERANO – Un controllo vessatorio. Ecco come i cittadini di Camerano stanno percependo la modifica del conferimento dei rifiuti in partenza già dal prossimo lunedì. L’amministrazione comunale ha diffuso una nota nella quale si avvisano gli utenti che dalla prossima settimana i sacchi dovranno essere contrassegnati da una etichetta contenente un codice. Si legge infatti nel comunicato comunale “Da Lunedì 14 Novembre 2016 partirà ufficialmente la rilevazione/lettura dei rifiuti conferiti “porta a porta”. Tutti gli utenti sono tenuti ad esporre i rifiuti del secco residuo (sacco grigio) e della plastica/metalli (sacco giallo) solamente con i sacchetti forniti dal gestore Rieco spa, nei quali sono presenti le etichette con il QR Code”.
La novità non è stata affatto digerita dai camerunesi, che al contrario, sul sito ufficiale del Comune hanno dato vita a una serie di interrogativi, e non solo, su
un provvedimento percepito come vessatorio, complicato, poco funzionale specie per le persone anziane, e di controllo. Sono state più d’una le voci che si sono sollevate, tra cui quella del consigliere comunale Stefano Defendi del M5S che già in contatto con l’amministrazione ha chiesto di indire una pubblica assemblea sull’argomento.
Le richieste e i commenti, a volte anche molto vivaci, dell’utenza Rieco di Camerano, hanno trovato risposta sulla pagina ufficiale del Comune. Una risposta pacata e rassicurante, il Comune ribadisce che poco cambierà per i cittadini che da parte loro dovranno continuare con il conferimento dei rifiuti esattamente come nel passato, in quei giorni e in quei luoghi. Ma i cittadini non ci stanno e già temono la “fregatura”. Le incognite sollevate sono le più varie anche se un posto di rilievo lo occupa la preoccupazione che la tariffa possa subire una variazione verso l’alto, specie per le famiglie numerose. Un commento poi percepisce chiaramente la misura del codice come un controllo esercitato dall’”autorità” verso il cittadino. Un controllo odioso ma soprattutto vano, e suggerisce che invece di controllare si farebbe bene a educare per il futuro. La bagarre sta infiammando gli animi in queste ore ma potrebbe trovare un luogo utile di confronto proprio in un pubblico dibattito.