Fantasmi nella Rocca di Offagna. L’indagine scientifica dei ghostbusters di Imola lo conferma
OFFAGNA – Fantasmi nella Rocca di Offagna? Sembra proprio di sì. Le numerose testimonianze di “visioni” paranormali raccontate dal custode del maniero sembrano avere da qualche giorno una loro conferma scientifica. Sabato scorso il GRPI, Gruppo Ricerca Paranormale Imola, grazie alla disponibilità della Pro Loco di Offagna e del suo presidente Salvatore Moffa, ha potuto effettuare un’indagine a scopo scientifico nella Rocca. Il motivo dell’indagine è stato quello di studiare, ricercare e approfondire la fenomenologia
Fantasmi nella Rocca di Offagna? Sembra proprio di sì. Le numerose testimonianze di “visioni” paranormali raccontate dal custode del maniero sembrano avere da qualche giorno una loro conferma scientifica. Sabato scorso il GRPI, Gruppo Ricerca Paranormale Imola, grazie alla disponibilità della Pro Loco di Offagna e del suo presidente Salvatore Moffa, ha potuto effettuare un’indagine a scopo scientifico nella Rocca. Il motivo dell’indagine è stato quello di studiare, ricercare e approfondire la fenomenologia paranormale testimoniata da chi lavora nel castello. Esistono infatti più dichiarazioni che raccontano di una donna bionda in abito verde vista all’interno della fortificazione, immagine che presto si dissolve facendo perdere le tracce. Malgrado l’assenza di duelementi della squadra, Enzo Calemma ed Enrico Colucci, il team composto dal fondatore Luca Rinzafri, dal co – fondatore Roberto Brunori e dall’investigatore Andrea Carnevali ha potuto indagare sotto gli occhi interessati dei presenti in un arco di tempo ampio, dalle 21 alle 2 di notte. Nel pomeriggio i primi preparativi tecnici, la squadra ha disposto per tutto il castello, nei vari “hot spot”, ovvero i punticaldi dove ci sono state il maggior numero di testimonianze di avvistamento, tutta la strumentazione possibile, video camere all’infrarosso, foto-trappole, sensori di movimento, registratori audio. L’indagine è stata molto interessante e soprattutto suggestiva, in presenza di testimoni si sono uditi rumori simili a passi all’ultimo piano del torrione e nella sala del pozzo e alla precisa domanda di Luca Rinzafri rivolta a una presunta entità “avanti spegni la mia torcia”, si è potuto constatare un effettivo calo di intensità della torcia che ha poi ripreso a illuminare.