FEMMINICIDIO /Il marito rimane in cella e conferma la sua versione
OSIMO – Rimane in cella a Montacuto Tarik El Gheddassi, marito e sospettato della morte di Ilaria Maiorano.
L’interrogatorio di garanzia di ieri alla presenza del gip Sonia Piermartini.
El Gheddassi ha confermato la sua versione dei fatti, quella fornita già a poche ore dal ritrovamento della moglie morta in casa, attribuendo l’accaduto a una caduta accidentale della donna dalle scale.
Caduta dalla quale Ilaria si sarebbe rialzata per andare poi a dormire insieme alle due figlie.
Poco compatibile la versione del nordafricano con quanto invece emerso sia dall’autopsia che dai rilievi effettuati dai nuclei speciali dei carabinieri, il Sis, che per tre giorni hanno ispezionato il casolare dove è avvenuta la morte.
L’autopsia infatti parla di cranio sfondato e fratture alle braccia, evidente segno che Ilaria abbia tentato di difendersi dalla feroce aggressione dell’assassino.
Poco compatibile anche con la caduta accidentale il cranio sfondato.
Per ridurla in quelle condizioni, con tumefazioni anche al volto, l’assassino si sarebbe servito di un corpo contundente, o più probabilmente una sedia.
Dai rilievi degli investigatori inoltre sono state trovate tracce ematiche, schizzi di sangue sia sul pavimento che sui muri dell’abitazione.
Spetterà ora agli esami istologici determinare il range orario della morte e aggiungere un altro tassello verso la scoperta della verità e della versione fornita dal marito che rimane il principale sospettato.
Altri chiarimenti importanti anche dai tabulati telefonici dei cellulari acquisiti dagli inquirenti.