Formaldeide all’asilo di Sirolo. Da martedì i bambini cambiano scuola
SIROLO – Fino a data da destinarsi i 50 piccoli allievi della scuola d’infanzia Il Gabbiano di Sirolo si trasferiranno nell’ex plesso. Un provvedimento indispensabile per effettuare ulteriori verifiche sulla provenienza della formaldeide rilevata nei locali della scuola. Ieri sera il primo
cittadino di Sirolo Filippo Moschella aveva firmato l’ordinanza di chiusura della struttura scolastica, non appena ricevuti i dati e la documentazione da parte dell’Asur.
Arpam, infatti, aveva effettuato ulteriori rilievi il 9 e 10 settembre, con risultato che non lasciava dubbi sulle decisioni da prendere. Infatti il livello di formaldeide riscontrato in un’aula è pari al doppio di quanto consentito secondo la circolare del Ministero della Salute, un vero pericolo per bambini e insegnanti.
La vicenda ha origine lontane e per la scuola di infanzia inaugurata appena un anno fa si era attivata la procedura dei rilievi già nel febbraio dello scorso anno.
In quella occasione però non erano state trovate tracce di formaldeide ma solo perché il prelievo non era stato effettuato per questa sostanza specifica. Solo piccoli inquinanti tali da non destare preoccupazione. Tanto che le aule e la scuola erano state arieggiate questa estate così come consigliato dalla Asur.
“Quando sono stato eletto – dichiara Moschella – ho mantenuto un dialogo costante con rappresentanti genitori, e lasciato aperto nei mesi estivi. La documentazione della Asur di ieri ha poi chiarito che in una sola classe è stata trovata la presenza di livelli molto alti di formaldeide. Da qui l’ordinanza di chiusura”.
Nella stessa serata di ieri sono state avvisate le famiglie e i bambini oggi non sono andati a scuola. Oggi stesso è iniziata la operazione di ripristino delle aule della vecchia scuola, lunedì le insegnanti provvederanno ad allestire le aule e da martedì i bambini potrenno tornare a frequentare l’asilo. martedì. I pasti saranno forniti in monoporzioni con costi sostenuti interamente dal comune.
Fatto assai bizzarro, nel rilevamento dello scorso febbraio erano stati trovati inquinanti attribuibili ad auto, e nell’area non ci sono strade.
Le indagini non sono destinate a fermarsi ed è impossibile prevedere quando la nuova struttura potrà essere nuovamente agibile. Oltre al monitoraggio previsto dagli enti istituzionali, anche la ditta, a salvaguardia della sua immagine, provvederà a effettuare analisi con la fine di questo mese e l’inizio del prossimo.
Di primaria importanza individuare da dove effettivamente provenga la formaldeide trovata, se da mobilio o da colle o dall’esterno per poter provvedere a una soluzione.