Gli alunni di Osimo Stazione coltivano piante e fiori da vendere a fine anno. Il ricavato al Salesi
OSIMO – Lavorare la terra e ricavarne i prodotti. Il progetto ha coinvolto ieri una cinquantina di ragazzi delle seconde medie della scuola Giovanni Paolo II che muniti di vanga e piccone si sono dati un bel da fare per piantare sementi e alberelli. Il progetto, che si inserisce in un più ampio ambito di cooperazione utilizzato nel plesso scolastico, vuole insegnare ai giovanissimi il valore del lavoro e soprattutto della vendita dei prodotti nati dall’impegno. La seconda A e la seconda B ieri mattina sono state impegnate nella piantumazione aiutati dai volontari dell’Auser insieme a
Claudio Focante, docente in pensione dallo scorso settembre ma ben lieto di continuare nel progetto cooperazione, e dagli altri insegnanti della scuola. Luogo del lavoro la serra della scuola, donata nel 2012 dalla Fondazione Latini e poi sfortunatamente distrutta dall’abbondante nevicata di quell’anno, è stata ripristinata grazie alla donazione che l’Auser Osimo, la collaborazione della psicologa Silvia Giuliani. La serra è diventata luogo simbolo della coltivazione, alla quale partecipano anche gli alunni delle prime e delle seconde. Il fine presto detto. A fine anno fiori e piante verranno vendute e il ricavato diviso in tre parti. Una percentuale andrà devoluta a chi ne ha bisogno individuando realtà in questa direzione. Un’altra andrà alla scuola che la riutilizzerà per le necessità scolastica e una percentuale andrà proprio ai ragazzi che hanno lavorato. Secondo il principio che chi lavora produce e guadagna, la scuola impartisce anche quest’altro vero e importante insegnamento.Destinatario della solidarietà questa volta sarà l’ospedale Salsesi di Ancona, che ha ospitato e curato nel corso dell’anno una ragazzina della Giovanni Paolo II adesso guarita dalla una grave patologia. La stessa ragazzina ieri ha partecipato aiutata dai compagni di scuola alla piantumazione e semina. I fiori più belli che nasceranno saranno per lei.Nella foto la professoressa Laura Tesei, la coordinatrice del progetto Silvia Giuliani, i volontari Auser professor Claudio Focante e ideatore e Nello Giannini