Cittadini di Osimo e Ancona ud per una tecsnologia sicura e consapevole “Sconcertanti dichiarazioni della lista Ecologia e Futuro”
OSIMO – Ci eravamo illusi che – dopo l’azione concertata del nostro comitato e della cittadinanza delle scorse settimane – il sindaco Pugnaloni avesse aperto gli occhi sulla necessità di
rispettare anche ad Osimo, insieme ad altri 500 comuni d’Italia, il principio di precauzione; l’ordinanza sulla moratoria dell’installazione di antenne 5G nel territorio comunale ci aveva fatto tirare un sospiro di sollievo.
Le pressioni per far aumentare i limiti di legge delle onde elettromagnetiche in Italia dagli attuali 6 volt/metro ai 61 v/m da parte della task force di Vittorio Colao, personaggio in un abnorme conflitto di interesse in quanto manager apicale di Verizon, multinazionale delle telecomunicazioni e precedentemente di Vodafone, inquietano tutti noi profondamente: la moratoria ad Osimo ci era apparsa un temporaneo argine, anche se non sufficiente.
Oggi veniamo a sapere che, dopo la nostra manifestazione di sabato 20 giugno in Piazza Boccolino proprio per respingere con forza le ipotesi di Colao e per sensibilizzare la cittadinanza su una tecnologia consapevole, l’amministrazione comunale ha risposto dalla pagina Facebook della lista Ecologia e Futuro che il sindaco e l’assessore Michela Glorio «stanno osservando le zone idonee all’installazione delle antenne» specificando che «le uniche aree in cui sarà possibile l’installazione di antenne 5G saranno le rotatorie, le zone cimiteriali, i parcheggi e le zone industriali», come se in prossimità di rotatorie, parcheggi e cimiteri non ci abitasse nessuno o come se non vi passassero ogni giorno migliaia di automobilisti e come se nelle zone industriali non lavorassero ogni giorno migliaia di persone. Alla faccia della moratoria!
L’ordinanza vieta «a chiunque l’installazione, l’utilizzo e la sperimentazione del 5G sul territorio del Comune di Osimo, sino all’adozione del nuovo Piano Comunale delle Antenne», ma, se prima ancora di adottarlo, il sindaco e l’assessore hanno già stabilito dove mettere le antenne 5G, beh… l’ordinanza stessa assomiglia davvero troppo ad una colossale presa in giro!
Il divieto di installazione deve sussistere fino a quando non sarà fatta sufficiente chiarezza sulla nocività dell’intensità di campo elettromagnetico necessario per il 5G, appurato che le premesse della stessa ordinanza comunale richiamano le preoccupazioni del Comitato scientifico della Commissione Europea circa le «possibili conseguenze biologiche» e «i pericoli sociosanitari derivabili dall’attivazione ubiquitaria del 5G (che rileva gravissime criticità, in parte già conosciute sui problemi di salute e sicurezza dei dati)».
Queste sono le parole scritte nell’ordinanza firmata da Pugnaloni: chiarisca a se stesso (prima di tutti) e ai cittadini osimani il senso di quelle parole che, ahinoi, sono contraddette in maniera imbarazzante dalle dichiarazioni di “Ecologia e Futuro” di sabato scorso.
Cittadini di Osimo e Ancona sud
per una tecnologia sicura e consapevole