Il caso Filisetti arriva in Parlamento con il deputato osimano Giuliodori (AC): “Necessario un chiarimento”
ROMA – La vicenda della lettera del direttore generale dell’Ufficio Regionale Scolastico Filisetti in occasione delle celebrazioni del 25 aprile ha fatto molto clamore, suscitando reazioni di indignazione pressoché unanime dell’opinione pubblica, della scuola e della politica.
Ma, come spesso accade, col passare dei giorni il clamore scende, l’indignazione cala e tutto finisce nel dimenticatoio.
Per questo Paolo Giuliodori, il deputato di Osimo membro della nuova componente L’alternativa C’è, ieri ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione Bianchi per chiedere subito chiarimenti e affinché prenda seri provvedimenti, con una presa di posizione forte del governo per dissociarsi dalle gravi affermazioni di Filisetti e censurare quanto accaduto.
«Non è la prima volta – commenta Giuliodori – che nella nostra regione assistiamo a episodi del genere, ma reputo questo particolarmente grave. Non è tollerabile che un dirigente pubblico prenda ufficialmente simili posizioni sul 25 aprile, sulla Resistenza e sulla Liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. A maggior ragione se viene dal mondo della scuola e il messaggio diseducativo è rivolto proprio agli studenti, che sono a scuola per imparare la storia, non gli strampalati punti di vista di chi ancora nel 2021 ammicca al fascismo e cerca di dare dignità a una delle pagine più nere del nostro passato negando la realtà dei fatti. È una vergogna che non può passare sotto traccia!».
Cosa prevede quindi nello specifico l’interrogazione di Giuliodori? «La richiesta è semplice: vista la gravità dell’episodio, sapere quali provvedimenti ha intenzione di adottare il Ministro per condannare l’accaduto, stigmatizzare il comportamento di Filisetti e chiarire che il ministero non si riconosce nelle dichiarazioni del suo dirigente regionale» spiega il deputato.
«Il 25 aprile – conclude Giuliodori – è delle giornate più importanti della nostra storia: simboleggia il tributo alla Resistenza e la Liberazione dall’oppressione del nazifascismo. Un momento straordinario di coraggio e amor di Patria, in cui i nostri connazionali hanno combattuto per difendere la libertà. Rappresenta il fondamento stesso della nostra Repubblica e della nostra Costituzione. Non possiamo dimenticare i nostri eroi».