Il declino dell’ospedale di Osimo Giuliodori (M5S): “Numeri che certificano lo smantellamento della sanità osimana”.
OSIMO – Il deputato osimano M5S Paolo Giuliodori dà una lettura dei dati che certificano lo smantellamento della sanità cittadina. Ecco cosa scrive il parlamentare “Nel 2019 l’ospedale di Osimo ha contato oltre 20mila prestazioni al pronto soccorso, per la precisione 21.573. I dati forniti dall’INRCA testimoniano una realtà importante, che concentra le richieste di una zona molto popolosa e che funge anche da filtro per l’ospedale di Torrette. Dati che testimoniano, però, anche un declino ormai conclamato
della realtà sanitaria osimana. I ricoveri totali sono stati 2.395: 1.011 in Chirurgia generale, 884 in Medicina, 332 in Pneumologia e 168 in Urologia. Per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, i numeri sono ancora più corposi: Radiologia conta 23.238 prestazioni, Gastroenterologia 9.141, 7.756 in Chirurgia, 5.810 in Pneumologia, Medicina generale 3.137 e Urologia 1.565. Senza contare le ben 189.326 del laboratorio analisi. Fortunatamente i tempi di attesa restano in linea con la media nazionale.
Giuliodori sottolinea che “ che da sempre ha a cuore la situazione ma che «I numeri parlano chiaro: rispetto al 2015 le prestazioni si sono dimezzate, il 48% in meno. Certificano lo smantellamento della sanità osimana.
Il punto è cheee dal 2018 il ss Benvenuto e Rocco è passato alla gestione INRCA, l’istituto per la ricerca e la cura degli anziani, che ha poco a che fare con gli obiettivi e le procedure ospedaliere. «La fusione tra INRCA e ospedale di Osimo – fa notare Giuliodori – è stato il colpo di grazia, il definitivo smantellamento della sanità osimana, svuotata delle strutture e del personale, rinnegando il ruolo di primo piano che merita e che ha sempre esercitato, e cosa più importante, dimenticando la funzione cruciale che svolge per un bacino di utenza di circa 100.000 abitanti. Tutti ad Osimo lo sanno: non ci sono più interi reparti, c’è carenza cronica di personale. Nonostante le ripetute rassicurazioni di Ceriscioli e Pugnaloni, lo smantellamento del nostro ospedale è un dato di fatto, progressivo e inesorabile».
E il parlamentare va oltre, prevedendo una situazione ancor meno rosea “Il rischio della chiusura dell’ospedale osimano con la costruzione della nuova struttura all’Aspio, anche perché nel piano sanitario regionale approvato di recente non si fa alcun riferimento ai servizi territoriali dì Osimo.
Un aspetto su cui bisogna riflettere è che per quanto dimezzati, i numeri sono comunque alti. Questo vuol dire che la richiesta è sempre tanta. È un’ennesima conferma della necessità di mantenere un presidio effettivo e funzionante nella nostra zona».
Dice la sua sulla questione anche la neo consigliera comunale M5S, Caterina Donia: «In momenti come questi sarebbe opportuno garantire maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini: ci vuole un piano di prevenzione almeno nei luoghi pubblici. È stato strutturato un percorso di accesso al Pronto soccorso riservato a casi sospetti o contagiati? A Osimo come viene gestita l’emergenza? Questo chiediamo a tutti gli Enti preposti. Aspettiamo risposte».