Il giallo della riapertura del punto prelievi a Osimo Stazione,interrogazione in Regione del capogruppo del Pd Mangialardi
“Si diano
risposte certe ai cittadini anziché fare campagna elettorale. Il caso
dimostra la poca serietà e trasparenza del centrodestra”
ANCONA – Per provare a dipanare il giallo nato intorno alla riapertura
del punto prelievi di Osimo Stazione dopo l’emergenza Covid, il gruppo
assembleare del Partito Democratico ha presentato in consiglio
regionale un’interrogazione a prima firma del capogruppo Maurizio
Mangialardi.
“Vista l’importanza del servizio – afferma Mangialardi – e considerato
il bacino di utenza coperto, che riguarda i cittadini di Osimo,
Castelfidardo, Loreto, Numana e Sirolo, crediamo che la questione sia
dare risposte certe e serie all’utenza, evitando boutade da campagna
elettorale, come ha fatto con la sua uscita pubblica la consigliera di
minoranza osimana Monica Bordoni. Per questo chiediamo al presidente
Acquaroli e all’assessore Saltamartini di venire in aula a dirci
chiaramente se e con quali tempi è intenzione della Regione Marche
ripristinare il servizio del punto prelievi di Osimo Stazione e, nel
caso, se i locali deputati a ospitare tale servizio continueranno a
essere quelli di proprietà di Rfi dove il punto prelievi aveva
collocazione fino all’aprile del 2020, prima di lasciar posto alle
Unità Speciali di Continuità Assistenziale per l’emergenza Covid-19”.
Ma Mangialardi punta il dito anche sulla mancanza di trasparenza
relativa alle comunicazioni istituzionali intercorse tra l’Azienda
Sanitaria Territoriale 2 e il Comune di Osimo.
“Sarebbe molto grave – sottolinea Mangialardi – se Ast 2 e Rfi
avessero avviato una trattativa per il ripristino del punto prelievi
nei locali di Osimo Stazione senza darne comunicazione al sindaco di
Osimo Simone Pugnaloni, il quale, anzi, sembrerebbe essere solo a
conoscenza della volontà delle ferrovie di rientrare in pieno possesso
del locale. Ma ancora peggio sarebbe se di questa trattativa fosse
stata informata solo la consigliera comunale di minoranza Bordoni e
non l’Amministrazione comunale osimana. Che cosa dovremmo pensare? Che
la riorganizzazione del sistema sanitario voluta dal presidente
Acquaroli sia servita a creare delle strutture, ovvero le nuove Ast,
che invece di rilanciare la sanità marchigiana sempre più allo sbando,
conducono e sostengono battaglie politiche a favore della maggioranza
di centrodestra? Speriamo che la giunta regionale riesca a fugare in
maniera convincente anche queste ombre”.
Maurizio Mangialardi – Capogruppo regionale del Partito Democratico –
Assemblea legislativa delle Marche