Incontro in Cna, Pugnaloni “Ritorno alla normalità con la sicurezza condivisa”
CASTELFIDARDO – Ieri sera la presidenza della CNA di Zona Sud di Ancona ha incontrato il Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni e l’assessora alla sicurezza Federica Gatto. Un incontro con un unico punto all’odg: la sicurezza in Osimo dopo l’ordinanza del 10 febbraio 2022 che pone limiti nel centro storico alla somministrazione, all’asporto e agli orari dei locali. Un incontro per misurare, ad un mese dall’approvazione, gli effetti del provvedimento.
Il segretario della CNA di Zona Sud di Ancona, Andrea Cantori, ha esordito sostenendo che la CNA non è contraria al provvedimento, ricordando che queste ordinanze sono state approvate da altri comuni con buoni risultati e che sono in discussione in altre realtà. Però ha anche sottolineato che tali provvedimenti non possono essere strutturali e che devono essere ponderati in base ai contesti territoriali. I responsabili degli atti deplorevoli di teppismo e danneggiamento sono stati immediatamente individuati dalle forze dell’ordine, spesso anche grazie al sistema di videosorveglianza comunale presente. Le forze dell’ordine sono presenti e hanno effettuato controlli. Il sistema funziona e lo sta dimostrando. Certamente, conclude Cantori, occorre senso di responsabilità da parte degli esercenti per autoregolarsi e soprattutto collaborare e dialogare costantemente con l’amministrazione e le forze dell’ordine per prevenire episodi che possono danneggiare il buon nome della città.
Luigi Giambartolomei, referente CNA di Osimo, ha invece posto l’accento sulla necessità di salvaguardare il “brand Osimo, costruito con sacrifici e tempo, grazie alle mostre d’arte, grazie finalmente alla crescita di locali e di intrattenimento. Dobbiamo quindi porre attenzione a non esagerare situazioni che possono essere gestite da un sistema di sicurezza funzionante e che ha immediatamente risposto positivamente alle richieste dei cittadini”
L’assessore Gatto ha riportato le preoccupazioni dei residenti, in particolare nella zona dei vicoli del centro storico dove si erano verificati episodi deplorevoli. Infine l’atto