Insetticida a Senigallia contro zanzare e pappataci: richiesta di sospensione dei trattamenti e proposte alternative
SENIGALLIA – Il Coordinamento PESTICIDI STOP Marche – formato da 45 associazioni e gruppi marchigiani (fra cui otto di Senigallia), oltre che da singole persone, occupandosi sia di fitofarmaci a uso agricolo, sia di biocidi a uso civile – esprime grave preoccupazione per l’intervento insetticida contro zanzare e pappataci che l’Amministrazione comunale di Senigallia ha effettuato per due volte nel mese di luglio, sia in città che nelle frazioni.
Il Comune di Senigallia lo scorso anno (e nei due anni precedenti) come insetticida contro le zanzare ed i pappataci aveva utilizzato (per cinque volte fra maggio e settembre 2018) il prodotto commerciale “Deadyna”,
a base di Cipermetrina e Tetrametrina (piretroidi sintetici). Nel Comunicato stampa con cui il Comune avvertiva la popolazione dell’imminenza dell’intervento insetticida, si leggeva: “Quello utilizzato, è un prodotto innocuo per persone e animali e agisce solamente sugli insetti bersaglio”. All’opposto, l’ISPRA afferma che “le revisioni degli studi a disposizione hanno evidenziato come i piretroidi abbiano effetti sulla salute umana, come ad esempio neurotossicità su soggetti nell’età dello sviluppo, induzione di morte dei neuroni e problemi con i metaboliti dei piretroidi. L’inalazione di repellenti a base di piretroidi durante i primi anni di vita può portare ad effetti negativi sui bambini, causando notevoli alterazioni che interessano il sistema nervoso centrale ed in particolare la barriera emato-encefalica”. Inoltre, i principi attivi Cipermetrina e Tetrametrina sono classificati dall’EPA come possibili cancerogeni per l’uomo e sono molto pericolosi sia per le api che per i pesci.
Invece della Deadyna, ci risulta che nei due interventi insetticidi effettuati quest’anno il Comune di Senigallia abbia utilizzato il prodotto commerciale “Piretrox” a base di Piretrine pure. Nella scheda dati di sicurezza e nel foglio illustrativo è scritto che il prodotto causa “sintomi a carico del sistema nervoso centrale e particolare sensibilità da parte di pazienti allergici ed asmatici, nonché nei bambini”. L’ISPRA scrive: “nell’uomo gli avvelenamenti più gravi sono stati descritti su bambini, che non sono capaci di degradare efficacemente il piretro”. Inoltre, il prodotto “è molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata” ed è da tenere “lontano dagli scarichi, da acque fluviali e marine per evitare inquinamento ambientale”, il che contrasta con l’utilizzo del prodotto nel centro storico (per la vicinanza del fiume) e sul lungomare. E’ riportato di “non impiegare in agricoltura” e “non contaminare durante l’uso alimenti,…”, il che contraddice il consiglio del Comune di “lavare frutta e verdura provenienti da orti privati” (anche se “a puro titolo precauzionale”) per la
possibile contaminazione dovuta all’irrorazione. Inoltre, secondo l’ISPRA non va utilizzato in presenza di felini perché “non riescono a metabolizzare le piretrine subendo danni neurologici”.
Agli scriventi risulta evidente che quanto riaffermato nel Comunicato stampa apparso sul sito del Comune di Senigallia qualche giorno prima dell’intervento “Quello utilizzato, è un prodotto innocuo per persone e animali [aggiungendo la contraddizione “tenere in casa i propri animali domestici”, anche se “a puro titolo precauzionale”] e agisce solamente sugli insetti bersaglio”, appare in netto contrasto con quanto riportato nella scheda dati di sicurezza e nel foglio illustrativo del prodotto commerciale “Piretrox”, oltre che con quanto attestato dall’ISPRA.
Oltretutto, considerando i dati epidemiologici rilevati dal Ministero della Salute a livello nazionale e regionale, la motivazione addotta nel Comunicato stampa del Comune di Senigallia per cui “la disinfestazione viene effettuata al fine di contenere il più possibile la presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus), potenziale veicolo di virus all’uomo”, non appare giustificata.
In Italia, alcuni Comuni virtuosi (come Carmignano e Occhiobello) hanno pensato bene di agire in un modo nuovo, coinvolgendo i cittadini ed utilizzando prodotti che non hanno conseguenze negative per la salute umana, per gli animali (inclusi i pesci) e per l’ambiente (ed esistono ulteriori rimedi naturali contro le zanzare).
In considerazione di quanto rilevato e sostenuto nella Lettera aperta (allegata) inviata al Sindaco di Senigallia (in veste di Autorità Sanitaria Locale), ai direttori del Dipartimento di Prevenzione Area Vasta n.2 dell’ASUR Marche e della Prevenzione e Promozione della Salute nei luoghi di vita e di lavoro dell’ARS Marche, chiediamo a chi di competenza di agire in modo opportuno, sia per quanto riguarda la prevenzione e il monitoraggio, sia riguardo la sospensione immediata dei trattamenti adulticidi fin qui utilizzati contro zanzare tigre e pappataci, oltre ad una seria valutazione dei metodi alternativi segnalati.
Coordinamento PESTICIDI STOP Marche