La condanna della comunità islamica di Osimo per l’uccisione di Ilaria
OSIMO – Un comunicato fatto pervenire dal Vicepresidente Farah Abdellaziz(n della comunità islamica . di Osimo un segno di solidarietà con quanto avvenuto in città con il femminicidio di Ilaria Maiorano, la giovane donna che frequentava insieme alle figlie Bayal e Ines la moschea cittadina vicina al Maxiparcheggio.
Un segno di condanna per il crimine commesso che ha portato alla morte della donna.
Eccolo
“Siamo con voi oggi per dimostrare la nostra oramai appartenenza al territorio osimano e per condannare con voi l’atto osceno che ha sconvolto la nostra città . Osimo, oggi ha vissuto sulla sua pelle l’atrocità di un femminicidio che si aggiunge ad una lunga lista di 287 solo dall’inizio del 2022 a livello nazionale, mentre solo nelle Marche abbiamo avuto negli ultimi 5 anni ben 12 casi. Delle 287 vittime di stragi familiari, in 10 anni,nove su dieci a uccidere è l’uomo (statistiche prese da un’edizione del quotidiano “Il Giornale”).
Siamo con voi oggi per dimostrare la nostra oramai appartenenza al territorio osimano e per condannare con voi l’atto osceno che ha sconvolto la nostra città . Osimo, oggi ha vissuto sulla sua pelle l’atrocità di un femminicidio che si aggiunge ad una lunga lista di 287 solo dall’inizio del 2022 a livello nazionale, mentre solo nelle Marche abbiamo avuto negli ultimi 5 anni ben 12 casi.
Delle 287 vittime di stragi familiari, in 10 anni,nove su dieci a uccidere è l’uomo (statistiche prese da un’edizione del quotidiano “Il Giornale”).Di fronte a tali numeri ci rendiamo conto che la stabilità familiare, che è la base della stabilità sociale, è fragile. Il legame che unisce rischia di cedere se non si cercano delle soluzioni reali che lavorano sul lungo termine.La gravità del femminicidio é maggiore e ancor più preoccupante quando qualcuno arriva ad uccidere la persona con cui ha passato svariati anni della propria vita e con cui ha avuto magari anche dei figli,i quali, potrebbero avere conseguenze a livello personale e sociale in futuro.
Nel caso della nostra cara scomparsa Ilaria , le conseguenze hanno rischiato di cancellare tanti anni di iniziative , di sacrifici fatti da entrambe le parti per dimostrare che una società multi etnica e multi culturale è un cosa che arricchisce e sviluppa.Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno trattato il caso per quello che è: un atrocecrimine senza etichettare nessuna parte.La domanda che dobbiamo porci è che cosa si può fare per evitare che questo genere di fenomeno si diffonda sempre di più.Tutti noi abbiamo una percentuale di responsabilità di fronte a questi episodi che accadono.Noi vicini di casa ,colleghi di lavoro , amici , medici , insegnanti . Il femminicidio è il risultato di una lunga convivenza con la sofferenza, e tale sofferenza la percepisce chi conosce la vittima da vicino.
Quindi non dobbiamo essere indifferenti di fronte a tale episodi e fare il possibile che ciò non accada e non si ripeta nel nostro piccolo cerchio.Concludo con un detto del nostro profeta Muhamed (pace e benedizione su di lui) che recita:“Appoggia il prossimo quando è oppresso e quando opprime”; e gli fu chiesto: “Appoggiare il prossimo quando è oppresso, è giusto, ma come appoggiarlo quando opprime visto che non ci sembra giusto?Egli rispose:” Impedite che lui opprima, e in questa maniera lo avrete preservato dall’opprimere ”
Il Vicepresidente Farah Abdellaziz