LA LETTERA/Il presidente del cdq Osimo Stazione denuncia “Danneggiamenti prevedibili. L’alluvione continua a rimanere il nostro incubo. E nulla è stato fatto”
Un episodio eccezionale che ha colpito tutta la città, e che nessuno immaginava sviluppasse una potenza così devastante. Il forte vento ha sradicato alberi lungo la Flaminia I, ha spezzato grossi rami e tronchi d’albero in tutti i parchi pubblici dislocati nella frazione. Numerosi i disagi alla viabilità su tutto il territorio, che ha visto intervenire primi tra tutti i cittadini, scesi in strada per liberare strade e auto coperte da rami pezzi di albero e frammenti di vario tipo, fatti volare in aria dalla furia del vento. Io stesso ringrazio tutte quelle persone che mi hanno aiutato nel portare fuori l’auto
incastrata tra gli alberi caduti, che fortunatamente ne è uscita illesa. Persone che ringrazio per il loro grande spirito e la loro generosità verso chi è in difficoltà. Ma dopo la tempesta, la polemica, a 10 mesi dal precedente evento, commercianti e residenti lungo la SS16 si trovano di nuovo a contare i danni a causa del maltempo. A nulla sono serviti bloccare il transito delle auto con tavoli in strada e furgoni per traverso, questo per evitare l’onda provocata dal loro passaggio, alcuni hanno limitato i danni mettendo la barriera davanti la porta ma l’acqua era già entrata. Dai primi scatti arrivati sui social si vede benissimo una sola fogna che riceve mentre le altre tutte saltate. Questo non va più giù ai cittadini, i quali da sempre chiedono maggior attenzione al problema, che si verifica ormai anche più volte l’anno. Forse sarà anche il tanto discusso cambiamento climatico, o forse no, fatto sta che questi eventi eccezionali non devono trovarci impreparati. Siamo sempre più soggetti a fatti atmosferici violenti e frequenti. Al precedente consiglio di quartiere di settembre, riunitosi proprio dopo l’episodio alluvionale, avevamo sollevato il problema per l’ennesima volta, chiedendo più interesse. L’amministrazione propose, oltre a sollecitare la realizzazione delle vasche di espansione atte a scongiurare l’esondazione di Aspio e Scaricalasino, una stima sul numero di caditoie presenti e sulla grandezza, al quale noi del cdq abbiamo espresso parere favorevole. Durante il consiglio successivo di Gennaio però i risultati di questo studio non erano ancora pronti. Probabilmente nulla sarebbe servito a placare una tale potenza, ma col senno di poi non sapremo mai se i danni sarebbero stai minori. Prossimo cdq per giovedi 18 luglio alle 21,15 presso il salone del centro sociale di Osimo Stazione, con l’augurio che questa volta l’amministrazione porti qualcosa di concreto e una soluzione al problema.
Il presidente del cdq Osimo Stazione Abbadia
Mauro Bugari