LA RIFLESSIONE/Diego Gallina Fiorini “Il disgusto serpeggia in città”
L’ex capogruppo di maggioranza offre una amara lettura di quanto sta accadendo in città in previsione del ballottaggio di domenica prossima. E cerca di dare una spiegazione della disaffezione e della lontananza che divide sempre più i cittadini dalle urne.
OSIMO – “Breve riflessione sulla situazione politica osimana, indipendentemente da come andrà il ballottaggio (vinca il migliore), dove la scelta spetterà unicamente alle cittadine e ai cittadini.
Posso dire però che quello che sta succedendo sta disgustando proprio quei cittadini chiamati al voto e che, non a caso, disertano sempre di più le urne.
Per carità, il “voltagabbanismo” è una pratica antica e cambiare idea anche spesso e in poco tempo non è vietato dalla legge, anzi va molto di moda, per quanto risulti una presa per i fondelli ai tanti elettori giudicati forse smemorati e a cui si chiede-sempre più- di ragionare solo con la pancia.
Quello che personalmente mi disgusta, non è l’apparentamento tra due candidati a sindaco, del tutto legittimo, quanto il modo con cui è maturato.
Due candidati in contrapposizione tra loro che si apparentano più per convenienza che per identità di vedute e di programma (e fin qui, direbbe qualcuno, sai che novità?).
Uno dei due, qualche mese fa, esce da un movimento civico, sostiene di essere stato cacciato in malo modo, viene chiamato dagli altri traditore e in campagna elettorale dichiara di voler combattere quel modo di fare politica, ma poi alla fine ci si allea insieme come se nulla fosse. Tutto ok? Tutto ok.
L’altro suo alleato, da consigliere comunale dei Democratici di Sinistra passa alle Liste Civiche, viene ben premiato politicamente per questo, poi le abbandona sul più brutto quando queste perdono le elezioni.. flirta con il centrosinistra regionale (vedi Ceriscioli) e osimano (ma solo a patto di fare il sindaco) e ora che da buon marinaio sente che il vento tira a destra, torna alla casa madre civica in compagnia dei nuovi Fratelli d’Italia.
S’erano tanto odiati e ora si amano di nuovo, senza un programma condiviso, ma semplicemente-dicono- per mandare a casa Pugnaloni (e forse anche Latini…pensano…poveri illusi), e snobbando invece la reale candidata a sindaco (c’è una leggera vena di maschilismo?).
Invece loro sono sempre gli stessi, da 25 anni, interscambiabili, pronti a farsi la guerra e poi, a seconda di come tira il vento, la pace.
E hanno pure la faccia tosta di chiamarla coerenza.
Avanti così, in attesa del prossimo atto di questa loro coerenza!”
Diego Gallina Fiorini