Latini “I dati nascite parlano chiaro e Pugnaloni dice fandonie”
OSIMO – Ancora sul sentito problema della chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia si esprime Dino Latini, ecco le sue riflessioni. “ Le uscite a sorpresa degli amministratori del Comune di Osimo sono puerili, soprattutto per la strategia messa in piedi da Pugnaloni & Co. per attirare l’attenzione della Regione, su una scelta condivisa da tutta la sinistra al potere. Lo show di questa stamattina (16 novembre n.d.r. ) è poco più di una simulata prova di una difesa, auto costruita, per portare elementi a sostegno alla richiesta di permanenza del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Osimo. E’ inoltre poco dignitoso che l ottavo amministratore della squadra di Pugnaloni sia il Presidente del Consiglio comunale, ormai tutti configurati come amministratori di sostegno di un gruppo di persone, i cui i veri problemi sono la prima del teatro
Ancora sul sentito problema della chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia si esprime Dino Latini, ecco le sue riflessioni. “ Le uscite a sorpresa degli amministratori del Comune di Osimo sono puerili, soprattutto per la strategia messa in piedi da Pugnaloni & Co. per attirare l’attenzione della Regione, su una scelta condivisa da tutta la sinistra al potere. Lo show di questa stamattina (16 novembre n.d.r. ) è poco più di una simulata prova di una difesa, auto costruita, per portare elementi a sostegno alla richiesta di permanenza del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Osimo. E’ inoltre poco dignitoso che l ottavo amministratore della squadra di Pugnaloni sia il Presidente del Consiglio comunale, ormai tutti configurati come amministratori di sostegno di un gruppo di persone, i cui i veri problemi sono la prima del teatro di domenica prossima e come sistemare al meglio la pista di pattinaggio per le festività di Natale, lontano è in loro il costruire un percorso vero e concreto , al fine di poter mantenere i servizi di assistenza ospedaliera nella città di Osimo. Del resto Pugnaloni e Co. sono stati i primi a smantellare i servizi socio sanitari ed a far decadere ogni efficacia di accordo , sottoscritto tra il nuovo Inrca e ospedale di Osimo, accontentandosi così di una passeggiata di facciata per indolorare la pillolona che tutti insieme hanno già dato ai 100 mila assistiti di questa zona, ovvero la lenta e programmata agonia dell’ ospedale di Osimo . Come non ricordare la fandonia di Pugnaloni, quando affermava di essere capace di tenere sotto scacco, per notte e giorno, un Presidente della Regione per convincerlo a salvare l’ospedale. Era il 5 giugno del 2014 e lo affermava con enfasi e sicurezza e con forte capacità di dialogo. La porta sbattuta in faccia a lui ed agli altri 7, oggi in Regione, suona davvero come un colpo di maglio sulle promesse e bugie di Pugnaloni ed i suoi. Vorrei sottolineare all’opinione pubblica il silenzio assordante dei tanti cantori della sanità pubblica e gratuita, che durante la recente campagna elettorale delle regionali, si erano resi protagonisti di un impegno forte al riguar do. L’unica cosa seria e vera è la concessione del rinnovo della deroga, alla chiusura del reparto di ostetricia, garantendone anche la sicurezza delle prestazioni erogate. Lo testimoniano i dati regionali, di cui allego prospetto, dove si evince che, tranne l’ospedale di Ancona (Salesi) e quello di Macerata, nessun altro supera i 1000 parti imposti dall’organizzazione Mondiale della Sanità e nessuno supera gli 800. L’ospedale di Osimo è stato incluso in quello di Torrette , essendo una suddivisione per area geografica, e poiché l’unico ospedale è quello regionale o meglio definito di secondo livello, i parti fisiologici dalla Valmusone saranno dirottati in un ospedale di primo livello, quindi Jesi. I numeri e l’organizzazione in maniera chiara penalizza tutta l’area a sud di Ancona”.
Dino Latini