Latini “Sul Giudice di Pace tanti proclami e poca sostanza”
OSIMO – La nota sul Giudice di Pace diffusa da Dino Latini. “ Il Comune di Osimo non ha mantenuto l’impegno a riportare l’ufficio del Giudice di Pace di Osimo entro il 31 maggio 2016.
Lo precisa il Ministero che ha concesso una deroga. Il Comune non è stato in grado di reperire gli spazi adeguati.
Avevano promesso quelli dell’ex San Carlo dove dal 2003 avevamo trasferito il Giudice di Pace, ma non hanno messo un euro di finanziamento per la ristrutturazione dei locali che loro stessi avevano promesso inutilmente due anni fa. Eppure basta un intervento di somma urgenza per fare i lavori.
Parlano ora dei locali ex INPS all’interno del Comune o di prendere in affitto in qualche immobile di piazza Marconi. Eppure bastava farlo nel mese di maggio trattandosi di scelte minimali.
La verità è che per ora non hanno soldi, destinati tutti a assunzioni clientelari inutili o spese superflue, rinviando l’impegno del Giudice di pace in attesa di recuperare i soldi per l’affitto, le spese per il personale ed altro.
Questa è la pronta efficienza del Comune nel 2016.
Noi non avremmo mandato via il punto INPS, un importante punto di riferimento per gli osimani e avremmo trovato subito spazi idonei al Giudice di Pace (come abbiamo fatto nel 2003) con un intervento di somma urgenza nei locali del San Carlo dove erano già ospitati o avremmo preso in locazione gli spazi della sede INPS di via Antica Rocca.
Cercheranno di addossarci la colpa per il trasferimento degli uffici del Giudice di Pace in Ancona. Ma non è così, c’è stato un decreto legislativo ministeriale n. 156/2012 che ha ridisegnato una nuova distribuzione degli uffici dei Giudici di Pace imponendo la soppressione di molti uffici secondari tra cui Osimo. Simoncini allora aveva cercato di mantenere la sede di Osimo, ma doveva “consorsiarsi” con altri Comuni interessati ed accollarsi tutte le spese. valeva la pena? Anche noi potevamo fare domanda per riavere la sezione distaccata del Giudice di Pace (come ha fatto poi la nuova amministrazione), ma il nostro intento era quello di ridurre le spese della giustizia che erano tutte e solo, a carico del Comune di Osimo e non anche degli altri 7 dell’ex mandamento giudiziario, con la conseguenza di dovere aumentare il prelievo fiscale, come hanno fatto nel 2014 i nuovi “venuti”. La dott.ssa Magi dirigente del dipartimento delle finanze era stata chiara nella salvaguardia del bilancio del Comune ed abbiamo deciso di mantenere il cuneo fiscale il più basso possibile per alleggerire il carico delle famiglie (operaie e del notaio): testimone sono le tariffe delle mense e del trasporto scolastico con noi si pagavano 34 euro l’anno, oggi la nuova amministrazione impone alle famiglie euro 200 l’anno. Non proprio la stessa cosa”.
Dino Latini