Latini “Un’illusione il tesoretto a Osimo. Solo frutto delle passate amministrazioni”
OSIMO – Solo l’ imprudenza dettata dalla supponenza e dall’ignoranza delle norme e della situazione poteva far gridare al tesoretto, come hanno fatto per qualche giorno gli amministratori di Osimo. In nessun comune d’Italia poteva succedere, mentre in Osimo si è cercato di far credere che avveniva per bravura smisurata di chi gestisce la città da soli sei mesi. Qualcuno dei tecnici che conosceva la realtà doveva avvertili per tempo che la nuova procedura avrebbe potuto far svanire le affabulazioni del Sindaco.
OSIMO – Solo l’ imprudenza dettata dalla supponenza e dall’ignoranza delle norme e della situazione poteva far gridare al tesoretto, come hanno fatto per qualche giorno gli amministratori di Osimo. In nessun comune d’Italia poteva succedere, mentre in Osimo si è cercato di far credere che avveniva per bravura smisurata di chi gestisce la città da soli sei mesi. Qualcuno dei tecnici che conosceva la realtà doveva avvertili per tempo che la nuova procedura avrebbe potuto far svanire le affabulazioni del Sindaco. Quest’ultimo ci ricasca cercando di attribure colpe alle amministrazioni del passato, come se a comporre il bilancio e gestirlo fossero stati solo i relativi assessori (fra cui lo stesso sindaco) e non la struttura del dipartimento delle finanze che è sempre la stessa (meno un consulente), finendo così per mettere al patibolo i suoi stessi collaboratori che oggi cercano ancore di salvataggio. Pur non essendo in possesso della delibera di giunta di riformulazione del conto consuntivo 2014 secondo i nuovi criteri ragioneristici imposti alla pubblica amministrazione, segnalo ed evidenzio la previdente azione di risparmio posta in essere dall’amministrazione Simoncini nel corso degli ultimi 5 anni, in previsione dell’introduzione del nuovo sistema di bilancio dei comuni: anno 2009: euro 715.957,000; anno 2010: euro 711.854,00; anno 2011: euro 903.818,00; anno 2012: euro 847.754,00; anno 2013: euro 2.425.465,00. In sostanza, le amministrazioni delle liste civiche hanno fatto accantonare quasi 2,5 milioni di euro al fondo svalutazione crediti di dubbia esibilità, così consentendo all’attuale amministrazione non solo di non andare in dissesto, ma di avere un attivo vero (non un tesoretto) da spendere per le necessità degli osimani. Sarebbe stato utile dire la verità subito e utilissimo che i collaboratori dell’amministrazione avessero difeso quello che loro stessi avevano compiuto nel corso degli anni passati, invece di lasciare briglia sciolta alle fandonie accusatorie della maggioranza, che si sono sciolte come neve al sole. Ora, ci si chiede di essere buoni e non mandare nulla all’esame dell’autorità giudiziaria. Perché? noi non abbiamo colpe, essendo stati amministratori previdenti e virtuosi.
Dino Latini