Le Civiche e “Il pasticcio Tasi. Disponibili per chiarimenti ai cittadini”
OSIMO – Comunicato stampa diffuso dalle Liste Civiche, Tasi al centro della discussione. “Cercano disperatamente di deviare l’attenzione dalle cartelle tasi e cosìrilanciano la mostra di Sgarbi (come se non si sapeva il risultato chepoteva ottenere, visto che lo stesso Sgarbi giustamente fa pubblicità inogni programma televisivo) o enfatizzano la presenza di Pugnaloni checontrolla l’area su cui sarà realizzato l’ampliamento della scuola diCasenuove in cemento armato, evitando però di dire che in quella zona non cisarà il consiglio di quartiere per paura di essere criticato visto lepromesse non mantenute.
Diversivi che però nulla tolgono all’aggressione che la parte politica del Comune ha portato a sette mila famiglie osimane.
Conosciamo i metodi “bruschi” della dirigenza della finanze in tema direcupero dell’evasione fiscale (presunta o meno), ma farlo con tantaleggerezza non sembrava possibile eppure è avvenuto. Le scuse formaliservono a poco se non sono accompagnate da una immediata azione risarcitoriain favore di coloro che avendo regolarmente pagato le tasse, sono staticostretti pure a dimostrarlo e ripetutamente; così come è necessario unrisarcimento per coloro che hanno pagato la “cartella” pur sapendo che nondovevano.
L’errata previsione dell’incasso Tasi è della ragioneria del Comune. In sededi discussione del bilancio 2014 il nostro gruppo consiliare lo aveva dettopiù volte, ma allora tutti cavalcavano la novità e l’aumento del pesofiscale (pesante ed ingiustificato perché ai massimi livelli). A gennaio2016 scoprono l’errata previsione di entrate e anziché preoccuparsi di fare”mea culpa” sono partiti in quarta per prendersela con chi aveva pagato,obbligandoli pure a rifare i compiti a casa, pena pagare l’aggiunta.
Casi dei “defunti” a parte (che comunque mostra l’evidenza dellasuperficialità totale di un Comune che non riesce neppure a dialogareall’interno), si cerca ora di fare cassa il più possibile (anche la metà delgettito sperato con le cartelle pazze potrebbe andare bene, visto che moltipagano pur di liberarsi della questione) e chiudere il buco di bilancio,tanto gli osimani sopportano e si scordano.
E per giustificare gli errori commessi si prende pure a prestito ilprincipio per il quale “le tasse vanno pagate”, come se settemila osimaninon l’avessero fatto. Non era meglio prevedere gli incassi delle entratetributarie con stime prudenziali e più aderenti alla realtà, piuttosto difare credere a fonti di denaro? E non era meglio fare una seria verifica diaccertamento prima di mandare le cartelle di “invito bonario” – così comecontinuamente ripetono – è comunque fonte di grave disagio per i cittadiniche devono comunque attivarsi per evitare l’invio dell’avviso diaccertamento.
Noi non siamo contro i dipendenti, essi sono strumenti nella mani dellapolitica locale incapace di ogni attenzione programmatica (soprattutto sullafiscalità) e di una dirigenza che sembra avere il morso della chiusura deiconti, costi quel che costi; siamo contro il metodo barbaro che è statomesso in piedi: io Comune ti considero te cittadino-suddito un evasore e tiobbligo a provare che non è vero oppure a pagare.
Faranno il confronto con l’Imu delle aree edificabili, ma non c’è paragone.Li, il 99,99% dei casi era dovuto a persone che avevano chiesto o avevanodato consenso alla trasformazione dei loro terreni da agricoli a edificabilie ben sapevano che avrebbero dovuto pagare l’imposta, confidando però sullaplusvalenza data dalla vendita del terreno stesso. Qui si mette un dazio aignari e corretti osimani.
E’ vero che si doveva cambiare Osimo, ma così è troppo.L’assemblea delle liste civiche ha deliberato di promuovere una class actiona tutela di quei contribuenti a cui è stata notificata la “cartella pazza”.
Ieri sera nella consueta riunione del lunedì i diretti interessati hannospiegato le modalità con le quali l’amministrazione comunale sta gestendo il “caos Tasi”, evidenziando le irregolarità e soprattutto i disagi patiti inseguito all’invio delle cartelle pazze. Lo spaccato che ne è uscito è imbarazzante e per certi versi surreale:contribuenti costretti a recarsi più volte agli uffici per chiarire la loroposizione o addirittura dipendenti che “strappano” letteralmente l’invio diaccertamento notificato, anziché quietanzarlo.
Un autentico pasticcio confermato anche dai professionisti che, chiamati incausa dai rispettivi clienti dopo il ricevimento dell’avviso di pagamento,invitano gli stessi a non pagare, evidenziando l’irregolarità dellaprocedura messa in piedi dall’amministrazione comunale e soprattuttol’erroneità della contestazione del merito.
Oltre al caso emblematico dei defunti (che oltretutto evidenzia il mancatodialogo interno agli uffici), sono stati evidenziati casi di errori nei casidi proprietà in comunione oppure concesse in locazione.
Finora sono state raccolte una trentina di adesioni ed il nostro movimento èa disposizione già da questa mattina per raccogliere le adesioni e fornirespiegazioni per tutti quei contribuenti che intendono unirsi a questa azionemirata a contrastare l’arroganza con la quale l’amministrazione comunale,senza effettuare una preventiva e seria azione di accertamento, ha scaricatosui contribuenti le proprie carenze e incompetenze”.
Liste civiche Osimo