Lupi a Osimo e Candia. I timori dei cittadini e le proposte di Coldiretti per gli allevatori
OSIMO – Lupi a Osimo e circondario. E’ di qualche giorno fa l’avvistamento di un grosso lupo a Osimo, nelle frazioni della città si aggira un animale selvatico visto in più di una zona, da San Paterniano a Casenuove. L’animale fa il suo dovere, si muove per cercare cibo, ma allo stesso tempo semina timori tra la popolazione.
E’ notizia di oggi che altri simili sono stati avvistati a Candia nei pressi di un agriturismo, fatto sul quale la Coldiretti Ancona ha preso posizione sostenendo alcune iniziative a firma regionale ma allo stesso tempo chiedendo a Regione Marche di attuare qualche provvedimento al fine di smaltire le carcasse, probabile preda dei selvatici. Se su Osimo il dialogo nato nelle chat dei social invita a non danneggiare l’animale ma eventualmente allontanarlo con rumori, dall’altra Coldiretti a tutela degli allevatori afferma “La Regione deve accelerare sull’attivazione di un fondo a sostegno di allevatori per lo smaltimento delle carcasse. Ad oggi, nell’ambito delle politiche di convivenza tra allevatori e lupi, la Regione ha previsto diverse misure che ci vedono favorevoli come i fondi per l’acquisto di cani o l’installazione di reti elettriche per difendere le greggi”. Restano tuttavia criticità “È ormai nota la presenza di lupi nelle vicinanze della costa e dei centri abitati ed è per questo che, nell’ottica di una possibile convivenza con le greggi e le mandrie dei nostri allevatori, abbiamo sollecitato la Regione per l’apertura di bandi che potessero mettere gli imprenditori nella condizione di dotarsi di strumenti di prevenzione adeguati e per l’erogazione degli indennizzi a copertura delle perdite subite dall’attacco predatorio – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona – Ad oggi, le criticità più grandi riguardano ancora il riconoscimento economico del danno indiretto e l’assenza di contribuzione per lo smaltimento delle carcasse”.