Camerano, manutenzioni, lavori pubblici e patto di (in)stabilità
CAMERANO – Conclusi i lavori rimangono le domande dell’amministrazione comunale. Riportiamo dis eguti quanto scritto dall’assessore alla partita.
Conclusi i lavori rimangono le domande dell’amministrazione comunale. Riportiamo dis eguti quanto scritto dall’assessore alla partita. “E’ terminato l’intervento per la pulizia e messa in sicurezza della rupe tra Piazza del Mercato e Via della Repubblica, iniziato la settimana scorsa. L’opera programmata da tempo dall’Assessorato e dall’ufficio Tecnico Comunale è stato effettuato con risorse interne al fine di ridurre il più possibile i costi. L’intervento è stato di ripulitura dalla vegetazione e dai cumuli terrosi e di residuo di piante e alberi che erano stati già oggetto di potature per l’alleggerimento delle chiome. Nel frattempo proseguono altri interventi presso il Teatro Maratti per coibentare un tratto di edificio confinante con un immobile privato che ha creato problemi di infiltrazione d’acqua ed è terminata la settimana scorsa la potatura di tutta l’area antistante la Scuola Elementare e l’area di collegamento tra la scuola e la fontanina, che si va ad aggiungere ai già oltre 310 interventi sul verde effettuati da ottobre. Altro lavoro importante è quello terminato in via Pisciarella in un tratto di strada in cui si è dovuti intervenire con opere di drenaggio e di ripristino del manto stradale danneggiato dalla lenta e costante filtrazione di acqua derivante da una falda che attraversa tutta l’area in questione. Terminati anche interventi vari su via Loretana, via Palombare, Cimitero e Palasport oltre a diverse attività effettuate direttamente dagli operai comunali. E’ in attesa la sistemazione di alcuni segnali stradali. Purtroppo a causa della mancanza di ulteriori risorse economiche, che sono state convogliate per lavori ritenuti più importanti, non siamo ancora intervenuti sull’orologio del Teatro Maratti, che ad ogni modo è stato già visionato da una ditta specializzata per interventi di questo tipo. Vorremo avviare manutenzioni straordinarie degli asfalti su tutto il territorio comunale ma purtroppo a causa dei vincoli di bilancio siamo costretti ad effettuare solamente interventi di rattoppo che il più delle volte attenuano ma non risolvono definitivamente il problema dello sfaldamento e della sconnessione del manto stradale, che soprattutto a causa delle continue pioggie ha peggiorato in alcuni tratti la viabilità dando gran lavoro ai cantonieri comunali. Ci sarebbero decine e decine di interventi che vorremo avviare, ma soprattutto vorremmo avviare quei lavori pubblici che sono in attesa da tempo bloccati da assurde regole di utilizzo dei soldi comunali. Ringraziamo la cittadinanza per le numerose segnalazioni di questi mesi e per la pazienza. Siamo intervenuti dove possibile quando è stato fattibile sia tecnicamente che economicamente. Speriamo che le tanto attese promesse del blocco del patto di stabilità portino a qualche azione concreta, in quanto di propaganda e di chiacchiere a livello nazionale ed europeo i Comuni ne hanno oramai sentite troppe. Siamo stanchi di vedere le tasse finire in calderoni statali invece di essere utilizzati per opere e servizi diretti ai cittadini. Questa pazza gestione delle finanze pubbliche non solo sta stroncando sul nascere qualsiasi investimento o iniziativa, ma anche la normale gestione della macchina comunale, dalle assunzioni alle manutenzioni. Il patto di stabilità non permette ai Comuni di usare i soldi che hanno in cassa e costringe paradossalmente a tagliare servizi o aumentare le tasse. Non si capisce perché i Comuni che non hanno debiti devono essere chiamati a garantire e coprire quegli Enti (compreso lo Stato) che hanno debiti, e il Governo continua a tagliare i trasferimenti agli enti locali che sono invece sono centri fondamentali per il riavvio di tutto quel sistema che potrebbe spingere l’economia, dando quell’impulso e quell’effetto moltiplicatore che potrebbe mitigare l’attuale situazione di crisi occupazionale. Se si dovesse fare un esempio, nei fatti si sta creando un sistema che è come se un privato cittadino non può spendere i propri risparmi o viene multato perché il cittadino di un altro Comune che neanche conosco ha accumulato diversi debiti o evaso le tasse! Questo è quello che sta succedendo in Italia: andiamo a coprire voragini di debiti di chissà quali Enti senza capire mai di chi sia la responsabilità e blocchiamo le risorse a quelli che rispettano le regole! Siamo stanchi di non poter utilizzare tutte le risorse che abbiamo a disposizione per realizzare tutte quelle opere già progettate e cantierabili che i cittadini aspettano da anni. L’europa con la sua finanza e questi Governi con le loro continue fluttuazioni stanno mettendo in ginocchio grandi e piccoli Comuni. Il quadro normativo e politico nazionale invece di semplificarsi continua ad essere sempre poco chiaro e incerto e i meccanismi contabili e burocratici di sicuro non facilitano l’uso delle risorse al meglio. In questo contesto caratterizzato da una paralisi sull’utilizzazione delle risorse locali e sul gioco di numeri e percentuali, purtroppo la politica è messa in un angolo e nella stragrande maggioranza dei casi ci si trova a dover far fronte solamente a norme e non a scelte fatte da chi amministra. La domanda che mi pongo da tempo è: il senso di responsabilità che la Costituzione ci impone è quello di mettere al primo posto gli interessi dei cittadini o far fronte a responsabilità estranee ai Comuni?