Mariani “Ospedale di rete: inaugurata la posa della prima pietra nel 1996 e poi nel 2014, ma ancora l’ospedale non c’e’
OSIMO – Osimo, 1996 – l’allora Ministro alla Sanità Rosy Bindi mise la prima pietra dell’opera tanto attesa dagli osimani: il nuovo ospedale di rete a servizio dell’ASUR zona sud.
L’opera da realizzarsi a San Sabino di Osimo, era finanziata con fondi a carico dello Stato.
10 anni di cause giudiziarie, tutte perse dal Comune di Osimo che ha dovuto affrontare ingenti spese legali , hanno costretto ad un cambio di rotta.
Nel 2006 partiva quindi la realizzazione dell’opera, sempre in località San Sabino di Osimo, attraverso il Project Financing e la Società Osimo Salute.
Il progetto naufragò presto anch’esso tra le aule giudiziarie e si concluse con maxi-risarcimenti a danno della Regione Marche.
Per non perdere i fondi statali si è deciso quindi di realizzare il Nuovo INRCA che avrebbe ospitato anche l’ ospedale di rete (quello che non si era riusciti a realizzare a San Sabino di Osimo).
Il nuovo ospedale sarebbe sorto pochi km più in là, in località Camerano.
Nel 2012 venivano aggiudicati i lavori del valore di 79,5 milioni di euro.
Il 10.06.2014 alla presenza di autorità civili e religiose, il governatore regionale Spacca posava la prima pietra, dove peraltro è sigillata una pergamena commemorativa, assicurando che il nuovo ospedale sarebbe stato consegnato ai cittadini nel 2016.
Siamo nel 2021, ma ancora il cantiere sembra in alto mare.
Ci assicurano che l’ospedale verrà terminato nel 2023. E’ un impegno importante!
A guardare l’area (ae foto è recente) il cantiere sembra frequentato solo da fantasmi.
Nel frattempo però continuano le vicende giudiziarie. L’ultima conclusasi con la sentenza del TAR MARCHE 393/2020 a seguito della quale la Regione Marche, dopo aver siglato un accordo bonario, ha pagato (con decreto 185 del 23.12.2020) una ingente somma a titolo di risarcimento danni.
Insomma sono passati 25 anni da quando la Bindi metteva la prima pietra, ma dell’ospedale di Rete a servizio degli osimani e di tutta la Val Musone, ancora neanche l’ombra.
L’unica certezza ad oggi sono i tanti milioni di euro che il Comune di Osimo e la Regione Marche ha pagato tra legali e risarcimenti.
Insomma cari concittadini: oltre il danno la beffa.
Ma ci avranno fatto il malocchio?
Maria Grazia Mariani
Ex consigliere comunale di Osimo.