Morte sul lavoro ad Ancona, Uil Marche: “Servono cultura della sicurezza e azioni preventive ma mancano investimenti e controlli”
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro di ieri mattina alla Baraccola riaccende i riflettori sulla questione irrisolta della sicurezza.
ANCONA – Pubblichiamo il comunicato pervenuto dalla Uil a ridosso dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
Proprio ieri mattina il titolare della ditta “Quattro Separator srl” Andrea Monti ha perso la vita mentre stava lavorando sul tetto di un capannone alla Baraccola in via Fioretti.
L’uomo è precipitato a terra dopo aver effettuato un volo di 10 metri. Nonostante il tempestivo intervento della Croce Gialla e di Icaro nulla è stato possibile fare.
L’episodio tragico riapre e continua a mantenere i riflettori accesi su un aspetto, quello della sicurezza sul lavoro, ancora non affrontato seriamente.
“Operai o datori di lavoro, la morte non fa distinzioni. La sicurezza deve diventare un’abitudine per tutti, una cultura. Basta con il cordoglio del giorno dopo, servono azioni preventive. Da tempo chiediamo, sia a livello nazionale che regionale, di investire in prevenzione e di intensificare i controlli nei luoghi di lavoro, ma non vediamo mai risorse stanziate a questo scopo. La vita viene prima di tutto ma chi può, anche se sollecitato, continua a non prendere provvedimenti efficaci. Non si può continuare a morire di lavoro ma anche nelle Marche oggi la statistica segna un +1. Lavoriamo insieme, indigniamoci, arrabbiamoci. L’unica cosa non tollerabile è l’accettazione”.
Uil Marche