Mozione delle Civiche, 250 mila euro per salvare il Punto Nascita
OSIMO – Il gruppo consiliare delle liste civiche ha depositato una mozione in cui si chiede all’Amministrazione di mettere 250 mila euro/anno per evitare la chiusura del punto nascita di Osimo. “Riteniamo che questo provvedimento possa essere una reale possibilità per mantenere in attività l’Ostetricia di Osimo, almeno fino all’apertura del nuovo Ospedale di Rete-INRCA. L’intricata matassa sulla quale ancora pesa l’incertezza del consiglio di Stato, potrebbe srotolarsi, proprio se il Comune fa un passo in avanti e stanziando tale somma, permetterebbe
OSIMO – Il gruppo consiliare delle liste civiche ha depositato una mozione in cui si chiede all’Amministrazione di mettere 250 mila euro/anno per evitare la chiusura del punto nascita di Osimo. “Riteniamo che questo provvedimento possa essere una reale possibilità per mantenere in attività l’Ostetricia di Osimo, almeno fino all’apertura del nuovo Ospedale di Rete-INRCA. L’intricata matassa sulla quale ancora pesa l’incertezza del consiglio di Stato, potrebbe srotolarsi, proprio se il Comune fa un passo in avanti e stanziando tale somma, permetterebbe alla struttura di raggiungere tutti gli standard operativi, di sicurezza e tecnologici come richiesto nell’ Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010. Come tutti i cittadini hanno più volte ribadito il reparto di Ostetricia di Osimo è una struttura di eccellenza, con riconoscimenti nazionali (bollino rosa e Unicef), con un numero di parti di poco inferiore rispetto ad altre strutture (Iesi e Senigallia, non interessate dalla chiusura secondo la determina dell’Asur del 24 dicembre) ma sempre di molto superiore ai 500 parti. Sicuramente avere una guardia ostetrica e pediatrica h24, implementando le risorse umane permetterebbe alla struttura di raggiugere tutti gli standard operativi e quindi di sicurezza per la mamma e il nascituro da essere inattaccabile sotto tutti gli aspetti rimanendo operativa, almeno fino al nuovo Ospedale. E’ questo che ci auguriamo che faccia il Comune e il Sindaco, che rappresenta la massima autorità sanitaria della città. Per salvare veramente il punto nascita di Osimo il Comune deve intervenire economicamente, togliendo un problema all’ASUR, ma soprattutto ai cittadini e alle donne che senza tale servizio incontrerebbero tanti problemi per il parto e considerata la dislocazione dei punti nascita, incorrerebbero anche nel rischio di parti in auto, come sta avvenendo in altre zone. In altri tempi il Comune di Osimo acquistando la Tac ha premesso al Pronto Soccorso di Osimo di non chiudere (senza la quale non poteva più operare) e rimanere in attività”.
Gruppo Consiliare Liste Civiche