No della Regione al Punto Nascita di Osimo Fabriano e san Severino. Pugnaloni “Deluso confido in un ripensamento”
OSIMO – A pochi giorni dal Natale arriva la brutta sorpresa, il brutto regalo per Osimo. Senza proroghe né appelli il reparto di ostetricia e ginecologia chiuderà. Ultimo giorno di attività il 31 dicembre. Per gli osimani una pessima pagina è stata scritta oggi in Consiglio Regionale, la fiducia riposta nella raccolta delle firme, nei presidi, nelle iniziative spontanee, l’ultima la marcia di domenica scorsa, a nulla sono servite. La mozione oggi è stata respinta nei Palazzi di Ancona, quelli che governano l’intera vita della Regione, oggi è stata decretata la chiusura. I commenti amarissimi di cittadini e
A pochi giorni dal Natale arriva la brutta sorpresa, il brutto regalo per Osimo. Senza proroghe né appelli il reparto di ostetricia e ginecologia chiuderà. Ultimo giorno di attività il 31 dicembre. Per gli osimani una pessima pagina è stata scritta oggi in Consiglio Regionale, la fiducia riposta nella raccolta delle firme, nei presidi, nelle iniziative spontanee, l’ultima la marcia di domenica scorsa, a nulla sono servite. La mozione oggi è stata respinta nei Palazzi di Ancona, quelli che governano l’intera vita della Regione, oggi è stata decretata la chiusura. I commenti amarissimi di cittadini e rappresentanti della politica si sono susseguiti già pochi minuti dopo la diffusione della notizia, insieme alla preoccupazione delle mamme in procinto di partorire tra fine mese, gennaio e febbraio.
Deluso il commento del primo cittadino di Osimo Simone Pugnaloni, che ha dato spazio alle parole attraverso il suo canale social “Io sto con gli osimani e la Valmusone. La giunta ed il consiglio a guida del mio stesso partito ha votato contro la volontà’ popolare. Tutta la comunità della Valmusone unita a quella di Fabriano e San Severino era presente per chiedere un si al mantenimento dei tre punti nascita. I consiglieri Pd unanimi hanno detto invece No ad una mozione che richiedeva tempo per decidere, prevedendo per ora una proroga a salvaguardia dell’eccellenza acquisita nel tempo e che qualcuno in pochi giorni vuole smantellare solo per mere logiche di bilancio. una decisione meno affrettata avrebbe permesso di condividere con i territori scelte future tanto importanti quanto forse necessarie. Sono deluso. Come al solito a scelte inadeguate e poco rispettose dei cittadini occorrerà fare ricorso al Tar. Ad oggi comunque nessun provvedimento di chiusura e’ stato scritto. Confidiamo ancora in un ripensamento”. Agguerrito il comunicato del gruppo consiliare PD Osimo “Per noi la politica è molto diversa, quindi adesso venite voi ad assumervi, in prima persona, le vostre responsabilità in merito a queste scelte criticabili. Noi, su questo tema, non siamo più disposti a metterci la faccia perchè il programma elettorale al quale avevamo aderito prevedeva il confronto coi territori che, in questo caso, non c’è stato. Aspettiamo, prima possibile, soluzioni concrete per inserire il reparto di ostetricia e ginecologia nell’ospedale di Rete di Camerano. Su questo non faremo nessuno sconto e promettiamo battaglia già da oggi” al quale si aggiungono le parole della consigliera di maggioranza Eliana Flamini “avete scelto di non dare altro tempo, ma mi aspetto che si venga a spiegare queste scelte, che non avete condiviso, qui sul territorio e che indichiate chiaramente il piano di transito previsto verso gli altri ospedali”Tempestivo anche i commento di Forza Italia Osimo che nella nota diffusa dice “A questo punto chiediamo al Sindaco, alla Giunta e a tutta la maggioranza consiliare di adottare una decisione forte e coraggiosa, dissociandosi dal Presidente Ceriscioli e dal suo partito, reo della disfatta politica che ha portato alla chiusura del nosocomio osimano. Non farlo sarebbe un chiaro segnale di connivenza, di unità di intenti, di condivisione di questa mala politica che sta danneggiando i cittadini”. Intanto dalla segreteria regionale PD arriva il sostegno del segretario regionale Francesco Comi alle decisioni prese poche ore fa “ i compito ingrato ma doveroso del governo regionale è garantire prestazioni sanitarie sicure, specialistiche efficaci e nel rispetto degli standard predisposti dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni. Non è concesso fare proposte che non rispettino a fondo questi principi”. Tornando al fronte locale invece non si registrano fino ad adesso commenti da parte delle Liste Civiche e del M5S.