Nuova musica a Osimo, i progetti di Valfrido Valeri
OSIMO – Più di quattro decenni passati sui tasti bianchi e neri del pianoforte. Uno studio rigoroso e serio in prestigiosi conservatori e scuole di alta specializzazione musicale tra Svizzera e Austria. Valfrido Valeri oggi ha lo stesso entusiasmo e passione per la musica di quando ha iniziato.
Con in più il forte desiderio di passare il suo sapere alle generazioni attuali e future.
Perché il suo sapere non si limita solo al pianoforte ma anche alla viola da gamba, al flauto traverso barocco, al diapason, al clavicembalo.
Lo incontriamo in un caldo pomeriggio d’estate a Osimo, sua città natale, la città da dove è partito tanti anni fa prima per formarsi nel campo musicale poi per calcare i palcoscenici dei più prestigiosi teatri mondiali, donando musica ed emozione a un pubblico che lo stima e apprezza.
A Osimo torna regolarmente, l’estate a passare qualche giorno di vacanza, tra qualche mese in modo stanziale perché l’ha scelta come luogo dove passare la pensione. Ora è in Svizzera, ma attenzione, per pensione non intende certo un riposo. Anzi.
Di progetti in parte accennati appena, in parte già sperimentati ne ha in testa tanti.
Per esempio organizzare concerti in città, l’educazione alla musica nelle scuole o incontri con la popolazione.
Già nei mesi scorsi sono stati avviati contatti con l’associazione di volontariato Auser per stilare un progetto per proporre corsi di approccio o approfondimento musicale e anche l’Unitrè potrebbe ospitare una Guida all’Ascolto. Perché la musica classica non è noiosa se spiegata e magari arricchita di storia e aneddoti.
Questa è l’idea di Valfrido. Che tra l’altro non esclude nemmeno di poter entrare nelle scuole non per fare educazione musicale così come tradizionalmente intesa, ma per avvicinare i ragazzi a un mondo spesso visto come lontano e antico, ma che scoperto riserva moltissime sorprese.
La cultura passa anche dalle sette note musicali e questo il grande concertista lo sa, come sa anche che la cultura e la musica sono patrimonio ampio , da non relegare solamente a circoli ristretti, da offrire a tutti, un linguaggio universale senza età né luogo. Sette note libere nell’aria.