OFFAGNA PER TUTTI/Ecco la vera storia del dissesto del Comune
OFFAGNA – Nessun dissesto imputabile all’amministrazione Gatto di Offagna, ovvero l’ultima prima del commissariamento del Comune. La riunione dell’altro giorno dalla lista Offagna per Tutti che candida a sindaca Donatella Manetti, ha voluto mettere in rilievo proprio questo aspetto, che è stato più volte “utilizzato impropriamente per dare colpe alla vecchia amministrazione che colpe non ha” è stato sottolineato durante l’incontro con i giornalisti.
I fatti, anzi i documenti ufficiali, parlano chiaro. I limiti e parametri del patto di stabilità nell’iltima amministrazione sono stati rispettati e Offagna presentava un bilancio in pareggio, prima della sentenza, prima della multa, prima dell’arrivo del commissario prefettizio. Una situazione di regolarità amministrativa, nessun dissesto. Al tavolo dei relatori Carlo Racosta, il consulente commercialista che ha seguito la pratica, il segretario regionale del Pd Francesco Comi che ha messo a disposizione tutto il suo impegno per cercare soluzioni politiche e istituzionali alla soluzione del pagamento dei 300. 0000 euro di sanzione giunta al Comune a pochi giorni dall’insediamento del commissario, l’ex sindaco di Offagna Stefano Gatto che ha ripercorso con sofferenza le fasi che hanno portato alle sue dimissioni da primo cittadino e al commissariamento, la candidata sindaca Donatella Manetti e i candidati consiglieri.
Un incontro chiarificatore dovuto, hanno spiegato i relatori, “perché nel futuro non si attribuiscano responsabilità a chi non le ha, perché non si strumentalizzi una vicenda umanamente e istituzionalmente sofferta”. E’ stata poi data un’altra informazione, l’emendamento già presentato dai parlamentari Emanuele Lodolini e Paolo Petrini in favore di una soluzione per i dissesti dei piccoli Comuni come Offagna, emendamento fortemente caldeggiato e seguito passo passo da Stefano Gatto che potrebbe rivelarsi una vera salvezza se passasse, poiché cancellerebbe di fatto quella spesa di 300.000 euro da pagare entro un tempo brevissimo dall’insediamento della nuova amministrazione che uscirà vincente dalle consultazione di giugno.