Ombre sulla nomina della neoeletta presidente del Campana Giacchetti. Il Comune “Verifica che siano state effettuate le procedure secondo Statuto”
OSIMO – Con un comunicato diffuso questa mattina l’amministrazione comunale di Osimo comunica alcune perplessità sulla nomina della neopresidente dell’Istituto Campana Gilberta Giacchetti e procederà con le verifiche del caso
L’amministrazione comunale intende porgere i più sentiti auguri di buon lavoro alla neoeletta Presidente dell’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente, nella persona della dott.ssa Gilberta Giacchetti, e a tutto il consiglio di amministrazione appena insediatosi, con il quale auspica di avviare una proficua collaborazione per valorizzare i beni e le attività culturali della Città di Osimo.
Tuttavia, proprio a tutela dell’Istituto Campana, l’Amministrazione comunale, sulla scorta dei pareri legali acquisiti, sottoporrà al predetto Istituto e all’Ufficio Scolastico regionale, che per Statuto è preposto alla vigilanza sull’Ente, di verificare se proprio la prima delibera di nomina del Presidente sia viziata da nullità in ragione della mancata completezza dell’organo deliberante, essendo avvenuta la votazione prima che il Consiglio comunale provvedesse alla sostituzione del consigliere prof. Pietro Alessandri che, come è noto, nei giorni scorsi aveva formalizzato la rinuncia all’accettazione della nomina.
Vi è da dire infatti che a seguito della rinuncia del prof. Alessandrini, il Comune aveva comunicato per pec sia all’Istituto Campana che all’Ufficio scolastico regionale che la nuova nomina, in sostituzione del prof. Pietro Alessandrini, sarebbe avvenuta nel consiglio comunale del 10 maggio
Per ragioni che al momento non riusciamo a comprendere, si è tuttavia deciso di procedere alla nomina del Presidente del cda senza attendere la nomina del nuovo componente.
Resta inteso che l’iniziativa di questo Comune non deve essere in alcun modo letta o strumentalizzata politicamente quale opposizione alla scelta del nuovo Presidente, che ovviamente è riservata all’autonoma scelta dei componenti del cda, bensì esclusivamente quale scrupolo a tutela della legittimità degli atti che il nuovo cda porrà in essere.