Osimo cambia le regole della gestione del gas
OSIMO – Sulla questione della gara della distribuzione del gas, l’opposizione ha fatto molta propaganda e poca informazione. Chiariamo subito un aspetto: le reti di proprietà del Comune di Osimo resteranno tali anche dopo il bando di gara.
Sulla questione della gara della distribuzione del gas, l’opposizione ha fatto molta propaganda e poca informazione. Chiariamo subito un aspetto: le reti di proprietà del Comune di Osimo resteranno tali anche dopo il bando di gara. Mentre per quanto riguarda le reti di proprietà Astea, l’esito dipenderà dalla scelta della stessa azienda di partecipare o meno alla gara. Questo passaggio amministrativo è previsto dalla nuova legge nazionale, che prescrive ci sia un unico operatore a gestire il servizio per un Ambito territoriale formato da più Comuni (177 ATEM in tutta Italia), e che tale operatore sia individuato tramite gara pubblica bandita da un apposito Ente capofila denominato Stazione Appaltante. Nello specifico Osimo è chiamata a demandare al Comune di Ancona il ruolo di Stazione Appaltante, in quanto quest’ultima è capoluogo di Provincia del proprio ATEM di riferimento. I Comuni non possono più bandire gare in maniera autonoma, ma devono farlo affidando la loro competenza alla propria Stazione Appaltante. Per l’Ambito di Ancona il termine ultimo per bandire la gara è il prossimo 11 Settembre 2015, data entro la quale tutti i 48 Comuni avranno dovuto affidare alla Stazione appaltante tale competenza. Ad oggi quindi il Consiglio Comunale di Osimo dovrà discutere l’approvazione della convenzione per l’affidamento d’incarico alla Stazione Appaltante. Successivamente il nostro Comune sarà rappresentato negli organi chiamati a monitorare le attività della stazione appaltante: l’Assemblea dei Sindaci (costituita dai sindaci delle principali città dell’ATEM), il Comitato Guida (costituito da 5 tecnici scelti in funzione dei punti di riconsegna presenti nei Comuni), e un Comitato di Monitoraggio con funzioni operative a supporto della Stazione Appaltante. Nel prossimo Consiglio comunale non si parlerà di alcuna vendita del patrimonio pubblico nè tantomeno delle strategie aziendali di Astea distribuzione gas.