OSIMO STAZIONE/I suggerimenti dei residenti per il progetto ex consorzio. Migliorie per viabilità e vivibilità della frazione
OSIMO – Secondo quanto previsto dal regolamento dei cdq che prevede l’ascolto da parte dell’amministrazione comunale dei parere dei cittadini su modifiche riguardanti il quartiere, il 14 ottobre alcuni residenti di Osimo Stazione si sono riuniti per portare le proprie osservazioni, riguardanti il progetto sull’ area dell’attuale ex consorzio agrario. Accorgimenti che solo chi vive la frazione può suggerire, in un’area che ha già sollevato perplessità in
passato.
Sembra che ora sia subentrata la fase dei consigli per il miglioramento a vantaggio di tutta la popolazione residente e il confronto di qualche giorno fa con I rappresentanti del consiglio di quartiere ha prodotto una serie di interessanti suggerimenti per l’intera area in vista di un possible restyling commerciale.
Intuizioni che se concretizzate porteranno perfezionamenti alla frazione. Ecco in estrema sintesi cosa hanno proposto i residenti intervenuti alla riunione.
Un primo punto riguarda l’ingresso e l’uscita su via Bixio, entrambe comprese in uno spazio di una trentina di metri che secondo i cittadini di Osimo Stazione sarebbero troppo poco funzionali, il suggerimento va nella direzione di uno studio di un’area più estesa.
L’ampliamento di via Bixio dovrebbe essere poi secondo i residenti di almeno 4 metri e prevedere la realizzazione di un marciapiede a salvaguardia dei pedoni, sia su via Bixio che su via Abbadia.
All’insegna della sicurezza anche la proposta di chiudere nelle ore notturne i parcheggi esistenti, nella fascia oraria che va dalle 23 alle 5 del mattina per evitare schiamazzi e bivacco.
Su via Abbadia si consiglia un marciapiede lungo tutto il tratto e l’istituzione del senso unico in direzione SS16 per rendere più sicuro l’incrocio con via Cattaneo e Mameli a oggi molto pericoloso.
Prevedere un’area adeguata per ospitare la fermata del bus ora su via Bixio, per evitare eventuali ingorghi di traffico.
Infine l’acquisizione da parte del Comune di una parte dello stabile da riservare alla associazione Misericordia, ma anche spazi che vadano incontro alle esigenze dei giovani e dell’associazionismo del quartiere.
E, da ultimo, una nota estetica, ovvero la riproduzione almeno in parte, delle arcate frontali, così come erano una volta.