Progetto governativo La Città Educante, Castelfidardo si candida
CASTELFIDARDO – Il Governo, attraverso l’organizzazione no-profit “Conibambini.org”, nell’autunno 2017 ha emanato il bando “Nuove generazioni”, per azioni di contrasto alla povertà educativa, chiamando in causa scuole, amministrazioni comunali, associazioni no-profit del terzo settore etc. Su iniziativa della Onlus AMA, grazie all’idea di Annunziata Brandoni, pedagogista, già preside dell’IC P.Soprani, si sono riunite attorno all’idea progettuale “La città educante” le principali realtà del paese che si occupano di educazione
le scuole (IC Mazzini, IC Soprani e IIS Meucci), l’Amministrazione Comunale di Castelfidardo e diverse associazioni non a scopo di lucro (AMA, ANNFAS, AIMC, ALBERO delle STELLE, Fondazione Ferretti, Associazione amici-artigiani della fisarmonica), come pure altre realtà che, seppure non come partner di progetto, comunque si sono dichiarate disponibili a collaborare. In pratica tutta una città si mette in cammino per offrire ai nostri bambini la possibilità di crescere in una comunità che si propone di creare occasioni perché non siano abbandonati a se stessi in una società dove il pericolo di perdersi è sempre più in agguato. Dopo diversi incontri per la definizione del progetto, considerato che l’ente responsabile avrebbe dovuto essere una Onlus, si è scelto l’ANNFAS come capofila e gestore dello stesso. Il 9/02/2018, grazie all’enorme lavoro di adattare alla piattaforma il progetto ed elaborarne il complesso piano finanziario effettuato dall’assessore al bilancio del Comune Sergio Foria, il progetto è stato inviato e a tutt’oggi si è in attesa di sapere se sarà o meno tra i progetti che saranno finanziati.
La finalità de “La città educante” è avviare la creazione di una comunità unita per uno scopo comune: contrastare gli effetti della povertà educativa derivante da disagio socio-economico e/o da inadeguatezza genitoriale (permissivismo, mancata educazione al rispetto di sé e degli altri, eccesso di libertà in un’età, quella della preadolescenza – 10/14 anni – in cui molti ragazzini non sanno essere liberi responsabilmente e la mancata presenza della famiglia in termini fisici ed educativi li può portare fuori strada).
Ci si propone pertanto di realizzare azioni efficaci per mettere a disposizione dei bambini/preadolescenti spazi verdi attrezzati e strutture per centri di aggregazione dei ragazzini e delle famiglie e che nel contempo favoriscano l’integrazione delle varie forme di diversità presenti nel nostro territorio. Altro importante obiettivo coinvolge direttamente le realtà scolastiche grazie all’intento di affiancare e supportare la scuola nell’azione di prevenzione dell’insuccesso scolastico, spesso causa di avvio ad altre forme di devianza (vandalismo, abuso di alcol e droghe, violenza di genere etc) e nella lotta al bullismo e cyberbullismo).
Il progetto è ambizioso, ma riteniamo che sia fondamentale se vogliamo formare gli uomini del prossimo futuro, invece di buttare soldi per rimediare, e spesso senza successo, i guasti di una città diseducante. I bambini non nascono bulli, vandali, teppisti o consumatori di alcol e droghe, ma alcuni ci diventano. E allora la colpa è nostra. Per questo dobbiamo rimboccarci le maniche e mettere a disposizione dei nostri figli il nostro tempo e le nostre energie.
Sergio Foria