Prosegue il progetto Slow Food Ancona e Conero “Sprigioniamo Il Gusto” nella casa circondariale di Montacuto
ANCONA – Il cibo rappresenta da sempre la base indispensabile perché gli uomini possano vivere in pace, crescere culturalmente in maniera civile. E il cibo può essere anche un veicolo di riscatto sociale.
Per questo la Condotta Slow Food Ancona e Conero ha da tempo organizzato una serie di incontri nell’istituto penitenziario di Montacuto per offrire ai detenuti un percorso ben articolato tra conoscenza dei prodotti del territorio e la produzione artigianale.
“Sprigioniamo il gusto” è il titolo del progetto di educazione
alimentare, organizzato in collaborazione con la direzione della Casa circondariale che prevede laboratori del gusto e pratici incentrati sul tema del cibo, dei prodotti locali e della biodiversità.
L’obiettivo è proprio quello di offrire ai detenuti un’opportunità di conoscenza che potrà essere approfondita nel momento in cui torneranno a far parte attivamente della comunità.
Non solo, attraverso questi incontri si vuole offrire una speciale forma di “libertà”, seppur puramente mentale, sensoriale, di crescita personale, di distrazione nella routine quotidiana della detenzione.
In questo mese di febbraio sono già stati effettuati due incontri tenuti da esperti del cibo e della Condotta Slow Food anconetana nonché da produttori e artigiani locali riguardanti il cioccolato e la pasticceria che contribuiranno a dare quelle nozioni utili a conoscere i nostri prodotti e a realizzarne dei nuovi da proporre commercialmente per dare seguito a questa iniziativa e potersi, in futuro, autofinanziarsi. L’ultimo appuntamento è previsto per il 26 febbraio ed avrà ad oggetto le marmellate dei frutti del territorio.
“In questo modo – afferma il fiduciario della Condotta, Roberto Rubegni, Slow Food vuole dar voce a quello in cui crede fortemente: il cibo da dignità all’uomo.”
Ufficio Stampa Condotta Slow Food Ancona e Conero