Pugnaloni e Astea “Un paio di riflessioni sulla rappresentanza comunale in cda”
OSIMO – Un commento, e qualche riflessione, del sindaco di Osimo Simone Pugnaloni sui consiglieri comunali in astea e sulla riduzione del loro numero. “Astea: Con il 39.53% il comune di Osimo sino al 2010 aveva diritto a 3 consiglieri nel c.d.a. poi un bel giorno, nel 2010 le liste civiche decisero di cambiare lo statuto e se lo leggete bene, dice che osimo avra’ diritto ad un solo componente nel c.d.a. non c’e’ scritto che lo stesso assumera’ per sempre la funzione di amministratore delegato. 1°riflessione: non succede mai che nello statuto venga iscritta la composizione cda per singolo socio, ma solitamente si scrive quanti saranno i componenti e se si prevedra’ uno o piu’ amministratori delegati. Questo a tutela di mutazioni negli anni dell’assetto del capitale sociale e relativa governance. Perche’ le liste civiche si sono assunte il rischio di scrivere che osimo avra’ un solo componente senza specificare che sara’ per sempre
OSIMO – Un commento, e qualche riflessione, del sindaco di Osimo Simone Pugnaloni sui consiglieri comunali in astea e sulla riduzione del loro numero. “Astea: Con il 39.53% il comune di Osimo sino al 2010 aveva diritto a 3 consiglieri nel c.d.a. poi un bel giorno, nel 2010 le liste civiche decisero di cambiare lo statuto e se lo leggete bene, dice che osimo avra’ diritto ad un solo componente nel c.d.a. non c’e’ scritto che lo stesso assumera’ per sempre la funzione di amministratore delegato. 1°riflessione: non succede mai che nello statuto venga iscritta la composizione cda per singolo socio, ma solitamente si scrive quanti saranno i componenti e se si prevedra’ uno o piu’ amministratori delegati. Questo a tutela di mutazioni negli anni dell’assetto del capitale sociale e relativa governance. Perche’ le liste civiche si sono assunte il rischio di scrivere che osimo avra’ un solo componente senza specificare che sara’ per sempre amministratore delegato? Osimo dovrebbe avere assicurata una rappresentanza pari alla sua partecipazione nel capitale sociale, cosa che i miei avversari non hanno tutelato. 2°riflessione: l’amministratore delegato ad osimo e’ stata conferito in nome e per conto di un patto parasociale risale al 2009 che ad oggi e’ in scadenza e va riscritto. Quindi non l’a.d. ad osimo nom e’ stata mai una certezza. Tutti i soci convengono che osimo con la maggioranza relativa del capitale debba avere un maggiore peso, ma attreverso un buon rapporto con tutti i sindaci soci stiamo costruendo il patto per il futuro. Nel frattempo per il buon andamento della societa’ di comune accordo tra tutti abbiamo pensato di sperimentare la nomina di un direttore generale pro-tempore interno alla societa’. A fine sperimentazione probabilmente avremo riscritto il patto e sara’ di nuovo il tempo di valutare se istituire di nuovo l’a.d. in mano pubblica. Osimo ora e’ tutelata dalla figura che guida il cda e ne e’ il legale rappresentante, poi potrebbe tornare ad avere anche l’a.d. ma on questo momento nessuna perdita d’importanza e decisionale c’e’ stata. Dalle minoranze solo chiacchiere per denigrare e non costruire”.
Simone Pugnaloni