Pugnaloni fa chiarezza sui fondi per Samuel. E annuncia querele per chi diffama sindaco e Comune
OSIMO – Documenti alla ma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni insieme al suo vice Mauro Pellegrini, all’assessore Federica Gatto e al capogruppo consiliare Pd Giorgio Campanari, ha illustrato i passaggi effettuati per trasferire al piccolo Samuel i fondi raccolti dopo la tragedia di Rigopiano dello scorso che lo ha reso orfano di entrambi i genitori Marina Serraiocco e Dino Di Michelangelo. Una conferenza stampa che vuole mettere la parola fine alle illazioni, accuse e “menzogne” dette e rimbalzate sui social in queste settimane.
Ha chiaramente detto il sindaco, supportato dalla sua squadra, che a breve partiranno anche denunce alle autorità giudiziarie contro coloro che hanno messo in giro la voce di noncuranza e diffamato il Comune di Osimo. Menzogne che “infangano me come sindaco – ha spiegato Pugnaloni – e il Comune che non trovano alcun sostegno”. L’accusa rivolta al Comune riguardava la mancata consegna dei fondi di solidarietà raccolti per il bambino, l’accusa che il Comune avesse proceduto con lentezza e non compiendo tutti i passi necessari perché la donazione, quasi 140 mila euro, arrivasse a destinazione.
Una serie di documenti mostrati in sede di conferenza stampa e spiegati nel dettaglio ha però evidenziato che manca al trasferimento dei fondi un passaggio fondamentale, il tutore di Samuel infatti secondo quanto rilevato dal documento del Tribunale di Ancona può procedere a tutta una serie di atti che però non prevedono l’accettazione di donazioni. Da qui il blocco burocratico che di fatto impedisce l’iter di consegna.
Durante l’incontro con i giornalisti sono state mostrate, con lettere e documenti, tutte le fasi che il Comune di Osimo ha percorso per riuscire a trasferire i fondi al piccolo. Le lettere prima indirizzate al Tribunale di Ancona competente in prima battuta, poi a quello di Chieti che ora ha in mano la pratica. Fino a che dunque non esisterà una precisa autorizzazione del Tribunale i fondi rimarranno bloccati. Nonostante le sollecitazioni del Comune che dapprima aveva informato il tribunale di Ancona dell’esistenza della donazione e poi aveva preso contatto con quello di Chieti, l’ultima missiva è proprio di sabato scorso, per trovare una soluzione definitiva all’erogazione della somma.