Pugnaloni “Liste Civiche assenti all’approvazione del bilancio. Le mie considerazioni”
OSIMO – Grandi assenti del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio. Un consiglio comunale realizzato in videoconferenza con la presenza della maggioranza e dei rappresentanti delle forze all’opposizione. Simone Pugnaloni, sindaco di Osimo, affida al social le sue considerazioni
“ Liste civiche assente al voto del bilancio, atto più importante dell’anno. Premessa: sulle bollette
la competenza diretta non è del Comune, ma le tariffe le stabilisce Arera e lo Stato può sospendere i pagamenti. Ad oggi lo Stato ha indicato una strada per tutti, posticipare le scadenze, perche sospendere significherebbe privare di risorse le società municipalizzate ovvero il loro default. Altro intervento messo in atto anche da noi è stato invece non far pagare sanzioni ed interessi a chi paga con alcuni giorni di ritardo.
Il decreto sospensione da Roma infatti ragiona per rinviare i pagamenti, già comunque rateizzati come previsto da Astea. Tuttavia assicuriamo un confronto con le categorie produttive per adottare misure di sostegno economico anti-Covid.
Il Comune, pur con pochi margini vista la carenza di liquidità per i pagamenti posticipati di tasse e imposte, e in attesa di aiuti dallo Stato, farà la sua parte con variazioni di bilancio, anche entro fine maggio se possibile.
Ma il nodo politico è un altro. Le Liste civiche nei ultimi giorni accusano l’amministrazione comunale di essere assente in tema di aiuti per l’emergenza Covid. Assenti semmai sono loro, che trovano tempo di fare video su Facebook per criticare il Comune ma non lo trovano quando è il momento di fare politica vera, di partecipare al consiglio comunale, magari anche per offrire anche proposte concrete oltre che criticare.
Possibile che di sei consiglieri comunali delle Liste civiche nessuno ieri ha avuto tempo per farsi portavoce e partecipare alla seduta consiliare?
Il tempo per i video social e i comunicati stampa lo trovano e quello per partecipare in videoconferenza da casa al consiglio comunale no? Così ne perde la credibilità politica”.