Pugnaloni sull’emendamento delle Civiche al gemellaggio “Che opposizione, non ho parole”
OSIMO – Pubblichiamo prendendo dal canale social del sindaco Pugnaloni una riflessione del primo cittadino a proposito del gemellaggio con Sofia e la Bulgaria e dell’emendamento presentato in consiglio comunale dalle Liste Civiche. “Il Consiglio Comunale viene chiamato a votare un atto di indirizzo che propone una collaborazione tra il Comune di Osimo e la città di Sofia, capitale della Bulgaria, con l’intento di avviare rapporti di natura culturale, turistica e commerciale. E cosa fanno le Liste Civiche? Presentano un emendamento in cui propongono uno scambio “alla pari” tra i lavoratori delle due città: da Sofia dovremmo importare colf e
badanti mentre in Bulgaria dovremmo esportare ingegneri industriali. Incredibile: questa è la loro idea di interscambio culturale???!!!
Possiamo dire che si sente tanto puzza di razzismo in questo emendamento?!? Premesso che ogni lavoro è dignitoso, specialmente quello dell’assistenza alla persona, ma è possibile che un Consiglio Comunale debba approvare una collaborazione tra due città basandosi sullo stereotipo della badante dell’est Europa che viene in Italia per accudire i nostri anziani? Secondo le Liste Civiche dovrebbe essere questo il nostro biglietto da visita nei confronti della delegazione bulgara che farà visita alla nostra città, e che sarà formata dalla sindaca di Sofia, dall’Ambasciatore d’Italia in Bulgaria e dal Primate della Chiesa Ortodossa Bulgara?
Sorvoliamo sul lapsus in Aula della consigliera Bordoni che confonde la Bulgaria con la Romania. Ma è doveroso ricordare, a beneficio di quanti hanno espresso perplessità su questa proposta di collaborazione, che Sofia è la terza capitale più antica d’Europa dopo Atene e Roma. Questa città, come tutta la Bulgaria, è ricca di storia e di cultura, i suoi abitanti hanno tradizioni e folklore antichissimi. E Osimo con la regione Marche può rappresentare una porta verso l’est Europa, in un ottica non solo di scambi commerciali ma anche di dialogo inter religioso, in un territorio che è fortemente legato alla Chiesa Cristiana Ortodossa e dove i suoi monasteri rappresentano oasi di pace e serbatoi di cultura. Su questo aspetto, in particolare, si inseriscono i rapporti di collaborazione tra Osimo e Sofia, con l’associazione Marchigiana Ricerche e Studi di Campocavallo che ha deciso quest’anno di dedicare il Covo 2016 proprio alla Basilica di Santa Sofia, prevedendo che a settembre lo stesso sarà poi trasferito nella capitale bulgara.
P.S. Per la cronaca: l’emendamento è stato bocciato non solo dalla maggioranza ma anche dagli altri esponenti dell’opposizione presenti in Aula”.
Simone Pugnaloni