Ricco palinsesto per il 3°Festival del Giornalismo di Inchiesta Marche
OSIMO – Ed eco il programma definitivo dellla terza edizione del Festival del Giornalismo d’Inchiesta Marche. L’appuntamento in questi anni non solo si è rinnovato ma è cresciuto diventando un vero punto di riferimento e una perla del territorio. Come si vedrà scorrendo il programma, i nomi illustri sono tanti, tutti portatori della propria esperineza nel giornalismo di qualità, quello fatto per informare. Osimo e il Circolo Culturale Ju – ter club hanno saputo creare non solo interesse sull’argomento ma anche interesse nel mondo degli addetti ai lavori, giornalisti, reporter, direttori. Un festival però non solo per addetti ai lavori, diretto a chi voglia voglia conoscere, fatto apposto per stimolare la curiosità e l’interesse verso la notizia “pura” quella che informa senza distorcere la realtà. Quest’anno inoltre il Festival si amplia comprendendo oltre Osimo, sede storica dell’evento, anche Castelfidardo e San Severino Marche.
OSIMO – Ed eco il programma definitivo dellla terza edizione del Festival del Giornalismo d’Inchiesta Marche. L’appuntamento in questi anni non solo si è rinnovato ma è cresciuto diventando un vero punto di riferimento e una perla del territorio. Come si vedrà scorrendo il programma, i nomi illustri sono tanti, tutti portatori della propria esperineza nel giornalismo di qualità, quello fatto per informare. Osimo e il Circolo Culturale Ju – ter club hanno saputo creare non solo interesse sull’argomento ma anche interesse nel mondo degli addetti ai lavori, giornalisti, reporter, direttori. Un festival però non solo per addetti ai lavori, diretto a chi voglia voglia conoscere, fatto apposto per stimolare la curiosità e l’interesse verso la notizia “pura” quella che informa senza distorcere la realtà. Quest’anno inoltre il Festival si amplia comprendendo oltre Osimo, sede storica dell’evento, anche Castelfidardo e San Severino Marche. Mercoledì 24 e giovedì 25 settembre San Severino Marche “Il racconto per immagini” Corso di formazione per giornalisti e non solo. Molti pensano che un racconto televisivo sia una sorta di affascinante passeggiata attraverso le immagini a cavallo della propria fantasia. In realtà il giornalismo televisivo è un’attività professionale molto complessa ed esistono tecniche e linguaggi che bisogna conoscere per non commettere errori grossolani. Il Festival del giornalismo d’inchiesta propone come prima iniziativa un corso (8 ore di lezione al giorno), rivolto ai giornalisti o a chi aspira a diventarlo, che avrà la caratteristica del Laboratorio. I partecipanti costruiranno un racconto per immagini e saranno direttamente coinvolti con la tecnica del role-play. Il corso si apre (mercoledì 24) con la presentazione dell’incredibile esperienza professionale di Giorgio Fornoni, inviato della trasmissione Report di Milena Gabanelli e protagonista di straordinari reportage da tutto il mondo. Il corso è valido per l’assegnazione di crediti formativi dell’Ordine dei giornalisti. Giovedì 25 settembre “Il giornalismo di oggi e di domani. Come uscire dalla crisi. Quale futuro per l’informazione”. Ore 21.15 – San Severino Marche – Palazzo Comunale Piano Nobile Piazza del Popolo, 45 Ore 21.15 apertura ufficiale del Festival. L’era digitale ha scosso le fondamenta del giornalismo nato in Italia alla fine dell’800 e a cui già si erano affiancati, non senza scossoni, radio e tv. Oggi è tutto diverso. I giornali sono sprofondati in una crisi che sembra senza fine; la radio e la tv si sono trasformate e si trasformano tutti i giorni per venire incontro alle sfide del digitale, dei costi, dell’ottimizzazione del prodotto; le agenzie di stampa sono sempre più produttori di contenuti non per altri giornalisti, ma direttamente per il pubblico. Poi c’è il mondo digitale, che non è solo il sito internet, ma anche i social e le applicazioni. Il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, cercherà di spiegare e interpretare la rivoluzione in atto, ipotizzando il futuro dell’informazione, pilastro essenziale in qualsiasi società democratica. Moderatore: Dario Gattafoni, Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche. Venerdì 26 settembre Osimo – Chiostro San Francesco ore 21.15 “Il miraggio della Pace”. “Siamo nella terza guerra mondiale, ma a pezzi”, ha denunciato Papa Francesco nel suo recente viaggio in Corea. Si moltiplicano gli scenari di guerra, crescono le devastazioni, dilaga il fanatismo che si manifesta con dimostrazioni di incredibile crudeltà. I bombardamenti non risparmiano civili e bambini; migliaia i morti; donne sequestrate e vendute come schiave; giornalisti decapitati; “infedeli” torturati e crocifissi. Ciò che sta avvenendo in Medio Oriente sarà raccontato da chi è stato testimone negli scenari più caldi del Medio Oriente: Lucia Goracci, inviata di Rai News 24 a Gaza, Filippo Nanni, vice direttore Rai News 24. Asmae Dachan, giornalista e blogger di origine siriana. Proiezione del reportage: “21 Giorni a Gaza” di Lucia Goracci. Modera: Selvaggia Bovani, Responsabile Ufficio Stampa e redazione web del Festival. Sabato 27 settembre Castelfidardo – sala convegni ex Cinema ore 21.15 Premio Inchiesta 2014 a “Le Iene”. Con Davide Parenti ideatore de “Le Iene” ed alcune “Iene”. Il Premio “Inchiesta 2014” del Festival del giornalismo di Osimo sarà assegnato quest’anno al programma televisivo di Italia 1, “Le Iene”. Dal 1997 Le Iene denunciano, con uno stile diretto e irriverente, abusi, truffe, le degenerazioni della politica, situazioni di degrado civile e sociale. Dopo quasi vent’anni il programma è sempre sulla cresta dell’onda e svolge un importante servizio di denuncia del malaffare. Interverrà Davide Parenti, ideatore e autore del programma e alcune Iene. Proiezione delle inchieste più celebri della nota trasmissione di Italia 1 a cura di Agoradio Osimo. Domenica 28 settembre Osimo – Chiostro San Francesco ore 21.15 “Il mistero di Medjugorje” con Paolo Brosio. Nel 2009 Paolo Brosio ha scritto un libro dal titolo “A un passo dal baratro”. Alcune vicende personali (la morte del padre Ettore, la separazione dalla modella cubana Gretel Coello, e un attentato a un locale di cui era socio) stavano per spingerlo verso l’abisso. La preghiera e un pellegrinaggio a Medjugorie hanno segnato l’inizio di una nuova vita, una trasformazione interiore e una profonda rinascita della fede. Due suoi libri (“A un passo dal baratro” e “Profumo di lavanda”) sono bestseller internazionali. Con i viaggi a Medjugorie Paolo Brosio raccoglie fondi per progetti umanitari. Sulle apparizioni della Madonna nel piccolo paese della Bosnia Erzegovina il Vaticano ha nominato una Commissione internazionale d’inchiesta che ha concluso i suoi lavori e consegnato il dossier a Papa Francesco. Sul mistero Medjugorie sentiremo la testimonianza di Paolo Brosio, giornalista e scrittore.